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Spiagge, un piano per il rilancio. Giugliano, Comune e operatori in cerca dell’accordo per il piano urbanistico

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C’è già voglia di mare sul litorale e i gestori dei lidi si attrezzano per accogliere alla meglio le famiglie e i giovani che, complice il bel sole, corrono in spiaggia per trascorrere qualche ora all’aria aperta. Restano tanti però, i nodi da sciogliere per combattere il degrado e rendere vivibile i due chilometri di costa di Giugliano; così si fa affidamento sull’approvazione del piano spiagge per ridare slancio all’area tra Varcaturo, Licola e lago Patria. Ammesso che Comune e balneari raggiungano l’accordo sulle strategie dello strumento urbanistico indispensabile, di cui si discute invano da anni, che consentirebbe agli operatori di ammodernare le proprie strutture e soprattutto, ai residenti di avere più spazi liberi per godere di mare e iodio senza dover pagare ai privati l’accesso agli arenili. Dal canto suo, oltre a sottrarle a chi le occupa senza diritto, il Comune sembra intenzionato a recuperare le spiagge libere esistenti e a restituirle pulite ai cittadini, attrezzate anche con passerelle e servizi per i disabili. In questi giorni il piano spiagge, approntato dalla vecchia amministrazione, è oggetto di un tavolo tecnico con gli operatori turistici. La discussione è ancora aperta, ma nell’agenda politica dell’esecutivo c’è il varo del provvedimento in consiglio comunale entro la fine di marzo. Nel frattempo prosegue il braccio di ferro sugli spazi e le concessioni per piscine e ristoranti. In più, gli operatori turistici chiedono maggiore vivibilità. «Il piano deve diventare un elemento di riqualificazione di tutto il litorale e non solo della spiaggia – dice Salvatore Trinchillo, rappresentante del Sib – Sarebbe inutile concentrarsi sugli arenili, già attrezzati e puliti, trascurando la carenza di strade e pubblica illuminazione all’esterno delle strutture balneari». I lidi non vanno considerati delle isole, insomma. «C’è bisogno di rendere accogliente tutta l’area per incoraggiare i turisti anche stranieri, che dopo anni di presenza stanno preferendo altri luoghi di vacanza non solo a causa della crisi», aggiunge uno degli operatori, Adolfo Masullo. Dal Comune annunciano: dopo il piano, anche la riqualificazione delle infrastrutture. «Oltre ai progetti già in corso finanziati per Liternum e la bonifica, stiamo promuovendo, insieme con le province di Napoli e Caserta e i comuni di Pozzuoli e Castelvolturno, un concorso internazionale di idee per la riqualificazione del tratto di costa che va da Cuma a Castelvolturno», dice il sindaco Giovanni Pianese. Un progetto ambizioso che tenta di intercettare risorse consistenti dall’Europa in linea con le richieste del cartello ambientalista «Costa dei sogni», presieduto da Annamaria Lubrano, che da dieci anni promuove azioni di tutela dei 92 chilometri di costa tra le due province. Nel frattempo, un altro nodo da sciogliere è quello della sicurezza. Nel mirino degli ambientalisti è finita a più riprese la realizzazione dei muri di cinta dei lidi che impediscono la visuale del mare dalla strada. I gestori sono disposti a farne a meno, a patto, però, che si riesca a garantire la clientela. «Qui da noi le famiglie si sentono tranquille – dicono i gestori – perché possono trascorrere serenamente la giornata e lasciare l’automobile senza il rischio di essere derubati o aggrediti».

TONIA LIMATOLA
Il Mattino il 16/03/09

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