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domenica, Maggio 5, 2024
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«MEGLIO NESSUN RAPPRESENTANTE CHE QUEI DUE»

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Manifesto al veleno da parte del coordinamento di An contro i consiglieri “ribelli”




da GIUGLIANO




Non si placa la bufera politica nella sezione cittadina di Alleanza nazionale. Dopo l’auto-sospensione dal partito dei consiglieri comunali e circoscrizionali, è di nuovo polemica per un manifesto affisso in tutte le strade di Giugliano dal circolo territoriale di An. “Attenti a quei due” si legge a caratteri cubitali. Il riferimento è ai consiglieri Pietro Ciccarelli e Giulio Di Napoli, entrambi vicesindaco dell’ex giunta Castaldo rieletti nelle file di Alleanza nazionale alle amministrative di maggio. La scorsa settimana i due consiglieri, assieme ad altri tre esponenti eletti nelle circoscrizioni (Natale Sequino, Marco Pollastro e Carlo Palumbo) e due membri del circolo cittadino, formalizzarono l’uscita dal partito. “Non ci riconosciamo più nelle scelte politiche del nostro coordinatore locale” dissero nel corso di una conferenza stampa. Ad una settimana esatta dall’auto-sospensione, arriva la risposta di Giovanni Niola e Vincenzo Basile, rispettivamente coordinatore e commissario del circolo territoriale. Attraverso un manifesto. “Meglio non avere rappresentanti al Consiglio comunale che essere rappresentati da questi personaggi… in cerca d’autore” si legge nel tabellone.“Ciccarelli e Di Napoli hanno ingannato i cittadini facendosi eleggere, sfruttando il simbolo di An grazie al quale hanno avuto l’onore di essere stati vicesindaci di Giugliano”prosegue il manifesto. “I due consiglieri hanno attaccato gratuitamente i vertici provinciali e regionali di An, senza prendere in alcuna considerazione il risultato elettorale ottenuto grazie all’impegno dei candidati di tutto il partito. Si sono dichiarati indipendenti non essendo riusciti a realizzare una gestione personalistica del partito, in barba al mandato ricevuto dagli elettori”. Accuse tutte d’attacco, senza mezze misure. D’obbligo sentire la controparte. “E’ un manifesto che si commenta da solo – dice Di Napoli -. Si tratta di un attacco non politico ma personale, gratuito e vigliacco. Il commissario Basile e il coordinatore Niola hanno fatto solo del male ad An. In pochi anni siamo passati dal 20% dei consensi al 7%. E i voti ottenuti alle scorse amministrative sono stati assicurati grazie al nostro impegno personale. Se prima di questo manifesto ci saremmo ‘accontentati’ di un cambio di rotta e di assicurazioni valide per ritornare sui nostri passi, ora chiediamo la testa di queste persone. Se ne devono andare, sono rappresentanti miopi e scaduti. Come lo yogurt”. Critico anche Ciccarelli: “Il 7% dei voti è stato ottenuto grazie al nostre risorse: vogliamo la visibilità che ci spetta di diritto”.



La guerra silenziosa tra le diverse anime del gruppo politico è roba vecchia, ormai. La crisi politica si aprì nel giugno del 2002, quando fu sfiduciato il sindaco di Forza Italia Antonio Castaldo. Ora si aprono scenari per una nuova crisi, ancora una volta all’interno del centrodestra.

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