PARADOSSALE VICENDA NELLA CITTÀ DI MATTONE SELVAGGIO. IL SINDACO: BASTA ILLEGALITÀ
di ANDREANA ILLIANO
Sospeso dal servizio per abuso edilizio, su ordine del sindaco. Accade a Quarto, la città del cemento, accade al comandante dei vigili urbani, che – in teoria – ha il compito di reprimere ogni illecito di natura urbanistica. Domenico Palumbo invece, da quindici anni a capo della polizia municipale della città flegrea, l’altra mattina si è trovato in casa i suoi stessi agenti che apponevano sigilli al palazzo, in via di ampliamento, in località Casalanno, al civico 29, dove, da sempre, vive insieme alla sua famiglia.
Ieri il sindaco, Pasquale Salatiello, dopo aver avuto tra le mani la relazione tecnica dell’abuso edilizio commesso, non ha esitato un solo momento e ha sospeso il comandante dal servizio. Il provvedimento, che in municipio chiamano cautelativo, avrà la durata di 30 giorni, ma potrebbe trasformarsi in un vero e proprio licenziamento, se la magistratura convaliderà i sigilli e soprattutto se sarà accertata la responsabilità di Domenico Palumbo che un mese fa aveva intestato l’intera proprietà alla moglie, Maria Ferraro.
L’edificio in via Casalanno è di due piani ed esiste da settant’anni. Ma, senza licenza, al primo piano è stata costruita una volumetria di 130 metri quadrati (un tempo era un terrazzo), mentre accanto al fabbricato è stato realizzato un solaio (ampio 120 metri quadrati). In pratica, a fianco al palazzo stava per sorgere un nuovo appartamento, con tanto di pilastri e fondamenta che, oggi, ancora non sorreggono un tetto. Il cantiere era aperto, anche di giorno. Nessuno si era mai curato neanche di nascondere ciò che avveniva senza alcuna licenza. Quella che un tempo era una casa colonica stava per trasformarsi in un palazzotto di due appartamenti. La moglie del comandante aveva chiesto e ottenuto la licenza per l’abbattimento e la ricostruzione della struttura appena qualche mese fa, motivandone la necessità con tanto di perizia tecnica. Solo che una volta aperto il cantiere si è lavorato a tutt’altro, puntando all’ampliamento più che alla ristrutturazione. Oggi a dimostrarlo sono i grafici dei tecnici e il sequestro, passato al vaglio della magistratura. E quella sospensione del comandante che è l’ultima onta per la città.
«Quarto non deve essere più sinonimo di abusivismo edilizio», dice il sindaco Salatiello, eletto nel maggio scorso: «È la legalità il presupposto che sta alla base dei progetti futuri dell’amministrazione che guido. La repressione all’abusivismo – continua il sindaco – è iniziata ai primi di luglio, quando abbiamo costituito una squadra interforze per combattere gli illeciti urbanistici. L’ho voluta io e sono questi i risultati. Oggi sulla mia scrivania c’è una cartella di relazioni tecniche, con la segnalazione di almeno una cinquantina di sequestri. Il vento è cambiato».
Il primo cittadino ha chiesto ai tecnici la realizzazione di un’aerofotogrammetria del territorio che dia l’idea di quante e quali siano le costruzioni, realizzate senza licenza, negli ultimi anni, anche quando alla guida del Comune c’era una commissione prefettizia. Intanto i carabinieri diretti dal capitano Rocco Italiano, annunciano nuovi controlli. L’ultimo stratagemma per edificare è quello di chiedere un’autorizzazione per la camera d’aria, come se fosse necessario per riscaldare gli ambienti. In realtà, in molti edifici queste volumetrie si ampliano, si allargano, si allungano, fino a diventare appartamenti veri e propri.
IL MATTINO 17 LUGLIO 2003
