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sabato, Maggio 18, 2024
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Giugliano. Si discute sul futuro di Taverna del Re

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Un incontro ricco di spunti e riflessioni su quello che potrebbe essere il futuro di Taverna del Re. Comitati ambientalisti, esponenti dell’amministrazione e del consiglio comunale di Giugliano, tecnici del Cnr, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e della società civile hanno partecipato sabato mattina al dibattito tenutosi nella sala auditorium della biblioteca comunale di via Verdi. Presenti Raffaele del Giudice, direttore generale di Legambiente, Tommaso Sodano consigliere provinciale, Lucia De Cicco, Domenico Di Gennaro, Comitati Rifiuti, Meetup di Giugliano, rappresentanza dei Comitati discariche Chiaiano, Terzigno, Pianura, Serre, Villaricca e Assise di palazzo Marigliano. Dell’amministrazione comunale c’erano il dirigente del settore Ambiente Gaetano Pizzuti, i consiglieri comunali Pietro Ciccarelli (Rpl), Luigi Palumbo (Su), Giovanni Francesco Russo (Pd), Francesco Carlea (Gruppo misto). L’obiettivo della discussione era quello di valutare le diverse ipotesi di smaltimento delle ecoballe stoccate nel sito di Taverna del Re, tra il Giuglianese e Villa Literno. Dall’incontro è emerso innanzitutto la paura di tutti per la possibile costruzione di un inceneritore. Per questo si è ritenuto opportuno convergere sull’idea di chiedere all’amministrazione comunale di formare una commissione formata da tecnici esperti in materia ambientale, politici e esponenti della società civile per studiare quale sia la migliore soluzione possibile per Taverna del Re. Ad aprire la discussione è stata Pina Elmo, esponente della Rete Campania rifiuti zero. “Quelle balle sono business per le grandi multinazionali, grazie ai Cip 6. E’ da scartare ogni ipotesi di costruzione di un impianto che rientri nella logica dell’incenerimento. Piuttosto – ha affermato – sarebbe meglio lasciarle lì dove sono. C’è chi dice che rimuovere le ecoballe sarebbe un segnale per l’avvio della bonifica del territorio. Il vero segnale sarebbe quello di far partire finalmente una raccolta differenziata spinta porta a porta. Solo così è possibile diminuire la quantità dei rifiuti da smaltire e distruggere, dunque, l’idea di costruire un nuovo impianto per bruciare l’immondizia”. Secondo Angelo Ferrillo (Terradeifuochi.it): “è ora che le istituzioni si assumano la responsabilità di fare scelte per il bene della città, altrimenti è meglio che vadano tutti a casa. Sarebbe importante creare una commissione formata da tecnici per capire quale sia il modo migliore per smaltire le ecoballe”. Presente all’incontro anche Massimo Esposito, consigliere comunale di Mugnano, che ha partecipato alla lotta contro l’apertura della discarica di Chiaiano. “E’ chiaro come sulla questione ambientale la politica abbia fallito. In alcuni casi anche i cittadini sono stati capaci di fare fronte comune. La mia proposta è quella di organizzare un concorso di progettazione per studiare l’ipotesi di smaltimento con il minor impatto ambientale”. Salvatore Damasco, collaboratore del Cnr, ha presentato l’impianto a plasma, una tecnologia all’avanguardia utilizzata anche in altri Paesi. Secondo il consigliere Pietro Ciccarelli: “Il vero problema è capire i tempi di costruzione, i costi e l’impatto ambientale dell’impianto che si ha intenzione di costruire”. “Concentrarsi sulla questione ecoballe, per giungere ad una soluzione meno gravosa possibile, è priorità di quest’amministarzione” – ha affermato Luigi Palumbo. Uniamoci tutti per una battaglia responsabile, democratica e partecipativa”. Infine l’intervento di Mimmo Di Gennaro, che ha rispolverato un progetto del 2007 che prevede l’inertizzazione delle balle e il loro deposito nelle cave di tufo esistenti in tutta la Campania. L’assemblea si è aggiornata a sabato prossimo per un nuovo incontro.

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