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giovedì, Maggio 16, 2024
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I rifiuti avanzano verso Taverna del Re

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Dall’inviato a Taverna del Re. Un’altra giornata di passione si è conclusa a Taverna del Re. Altri 50 autocompatattori, solo nel pomeriggio, hanno attraversato i cancelli del sito di stoccaggio, scortati da circa un centinaio di agenti delle forze dell’ordine, tra carabinieri e polizia, in assetto anti sommossa, per fronteggiare (si fa per dire) le poche decine di manifestanti, disarmati (anche sotto il profilo morale per quanto sta accadendo a Giugliano) e praticamente inoffensivi. Lo choc per la decisione di Cesaro di concedere la piazzola numero 12 di Taverna del Re per consentire a Berlusconi di mantenere la promessa di ripulire Napoli, è difficile da assorbire qui a Giugliano. Nessuno avrebbe mai creduto, dopo le passate campagne elettorali dei rappresentati politici eletti nelle fila del Pdl nel comprensorio che i rifiuti sarebbero tornati.
Le critiche però non mancano tra le file dei consiglieri comunali di maggioranza giuglianesi. La decisione di Cesaro ha spiazzato anche loro. Le promesse fatte in campagna elettorale sono state spazzate via come un turbine. «Come è potuto accadere che il Presidente della Provincia abbia firmato un’ordinanza per portare i rifiuti a Giugliano dopo aver affisso migliaia di manifesti con la scritta “Riprendiamoci la nostra dignità?”» Affermano i politici giuglianesi presenti ai cancelli di Taverna del Re per protestare contro la riapertura. «Sono i debiti elettorali che Cesaro ha nei confronti di Berlusconi» rispondono i manifestanti e i rappresentanti delle opposizioni.
Intanto i rifiuti avanzano con determinazione verso Taverna del Re. Lo dimostra il dispiegamento di forze dell’ordine contro poche decine di manifestanti inermi. «Non siamo a Terzigno – gridano i cittadini che conducono la protesta – siamo gente per bene, qui la violenza non esiste e lo sapete bene, perché tanta polizia?» Si chiedono. «C’è una differenza tra questa riapertura di Tdr e quelle precedenti – fanno notare un gruppo di manifestanti -. Le altre le avevano decise i vari commissari governativi, mentre questa l’ha decisa il Presidente della Provincia ed è un segnale politico preciso, ecco perché chiediamo le dimissioni degli assessori provinciali e regionali del Pdl locali».

16.30. La delegazione di osservatori è uscita dal sito di stoccaggio. Alcuni di loro hanno dichiarato che “la piazzola numero 12 è in uno stato pietoso e che non sono state minimamente rispettate le prerogative presenti nell’ordinanza di Cesaro. Quella – riferendosi alla piazzola – E’ peggio di una discarica abusiva”. Intanto c’è da registrare che il consigliere comunale del Pd Giovanni Francesco Russo ha rinunciato ha prendere parte alla delegazione dopo essersi confrontato con gli altri colleghi di partito: «E’ stata una decisione politica presa democraticamente all’interno del mio partito – ha precisato Russo – avevamo preso accordi differenti circa la composizione della delegazione. Sarebbe dovuto entrare anche il capogruppo del Pd Nicola Pirozzi, ma non è stato inserito nella lista, per cui – ha concluso Russo – abbiamo deciso di non prendervi parte».

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Ore 15.30. Una delegazione di consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, e rappresentanti dei comitati, sono entrati da qualche minuto all’interno del sito di stoccaggio di Taverna del Re. Subito dopo i camion scortati dai carabinieri in tenuta antisommossa, stanno avanzando verso l’entrata del sito. Un bobcat ha rimosso i rifiuti e tutto quello che i manifestanti avevano utilizzato per rendere la strada impraticabile. Ora da un lato ci sono i camion e dall’altra i manifestanti che non hanno nessuna intenzione di spostarsi. Ma i carabinieri con scudi ed elmetti, in numero molto superiore ai partecipanti al presidio, sono pronti per liberare il varco e far passare i camion pieni di tal quale.

Ore 13.30. Continua la protesta, le strade rimangono bloccate e i camion per il momento sono fermi a Cava Giuliani, dove si effettuano le operazioni di pesatura e all’incrocio di Ischitella. Tra i politici e i cittadini presenti a Taverna del re il consigliere regionale di opposizione, Tommaso Sodano e il vicesindaco di Giugliano, Antonio Panico. Il sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese è in Romania per questioni personali.
All’arrivo del vicesindaco, in tanti hanno posto un’unica domanda: «la posizione del comune di Giugliano nei confronti dell’ordinanza a firma del presidente Cesaro». Il vicesindaco Antonio Panico ha affermato di essere contrario alla decisione che trasforma la piattaforma E/12 come sito di trasferenza, ma che «il comune non ha preso ancora nessuna decisione in merito». Intanto alle 15 una delegazione di amministratori di opposizione, di maggioranza e rappresentanti dei comitati, potranno entrare all’interno del sito di stoccaggio per verificare le condizioni di scarico. Per il momento la polizia è ferma e non ha ancora avuto ordini in merito allo sgombero delle strade.

Ore 12.30. Circa 70 persone sono insieme nell’intento di bloccare l’arrivo dei camion. In arrivo oltre da Giugliano anche politici e cittadini di Parete e Villa Literno. Una ventina di autocampattatori sono fermi nella zona est del territorio dall’incrocio di Ischitella. Mentre la zona ovest è ancora libera per l’arrivo, ma con un percorso che prenderebbe più tempo. I camion provenienti da Napoli prima arrivano nella zona dei ‘Tre ponti’ a Giugliano, presso la vicina cava Giuliani, dove sono previste le operazioni di pesatura e poi si dirigono per scaricare al sito di Taverna del re. Ormai tutto è bloccato e nonostante questo i cittadini sono intenzionati ad arrivare al presidio affrontando anche chilometri a piedi, pur di dire ‘no’ all’ennesima decisione che vede Giugliano come pattumiera della Campania.

Ore 11.30. Entra nel vivo la protesta al sito di Taverna del Re. Interrotta la strada che va dall’incrocio di Ischitella fino al sito di stoccaggio. I manifestanti hanno rovesciato tutti i rifiuti, che erano fermi ai lati della strada, lungo il percorso impedendo così il passaggio ai camion. Per il momento la colonna di autocarri pieni di immondizia sono fermi e attendono lo sgombero della strada, provocando non pochi problemi alla circolazione, traffico in tilt e automobilisti bloccati. La zona per il momento è impraticabile, se non si trova una strada alternativa i camion non potranno andare a scaricare il tal quale.

Ore 10.30. I manifestanti denunciano che gli autocompattatori dell’Asia espongono contrassegni assicurativi con data scaduta. Pertanto, hanno sollecitato l’intervento delle polizie municipali competenti affinche’ sia accertato tale episodio. Dopo alcuni momenti di tensione, gli autocompattatori sono entrati, comunque all’interno del sito.


Numerosi incendi a cassonetti colmi di rifiuti
sono stati appiccati in serata a Napoli e in provincia. Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco, in fiamme sono andati cumuli di spazzatura fermi in strada da gioni in diversi comuni della provincia, come Sant’Antimo, Melito, Giugliano e Acerra. E mentre nel giuglianese i rifiuti rimangono a terra, Napoli si svuota pian piano e il tal quale riempie la piazzola E/12 all’interno del sito di stoccaggio di Taverna del re. Nella giornata di ieri circa 43 camion sono riusciti a passare e scaricare all’interno del sito. Dalle prime ore di questa mattina è ricominciato il traffico degli autocompattatori che indisturbati entrano e scaricano viaggiando la maggior parte, secondo la testimonianza dei presenti, con l’assicurazione scaduta.


Il presidio permanente,
è composto da una cinquantina di persone che con rabbia e occhi pieni di lacrime grida: «Giuglianesi svegliatevi». E’ in atto in queste ore una singolare forma di protesta per bloccare le operazione di scarico. Alcune persone a cavallo hanno raggiunto il presidio e la polizia, ferma a presidiare la zona, cerca di evitare il blocco in tutti i modi.
Nella pomeriggio è previsto un sopralluogo all’interno del sito. La richiesta di poter accedere all’interno del sito di Taverna del re a Giugliano e’ stata inoltrata ieri dal Comune di Giugliano al presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. E’ stato chiesto che l’accesso al sito sia concesso a Luigi Guarino presidente del Consiglio Comunale; a Antonio Dell’Aquila; consigliere Pdl, a Giovanni Russo, consigliere Pd, a Lucia De Cicco, delegata Comitati Civici, a Pietro Ciccarelli, consigliere Rpl e a Stefano Franciosi, delegato Wwf. Il primo accesso, secondo quanto richiesto, dovrebbe avvenire oggi dalle ore 15 alle 16, il 1° novembre dalle ore 12 alle 13; il 3 novembre dalle ore 15 alle 16 ed, infine, il 4 novembre dalle ore 11 alle 12.


Lucia De Cicco
, la ‘pasionaria’ rimasta ferita, ieri, nello scontro con le forze dell’ordine ha riportato una forte contusione all’anca sinistra dopo essere stata strattonata perché non intendeva spostarsi dalla strada, per far passare i primi camion nella mattinata di ieri. Ma nonostante tutto, dopo sei ore è tornata al presidio e lì ha intenzione di restare.


Ha collaborato Aniello Di Nardo e Clorinda Pianese

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