«La colpa dell’emergenza rifiuti a Napoli ha un solo nome: Iervolino». Silvio Berlusconi è convinto che la “mala gestione” dell’immondizia in Campania è dovuta all’attuale sindaco del Pd, Rosa Russo Iervolino. Durante l’Ufficio di presidenza del Pdl riunito oggi a palazzo Grazioli, il Cavaliere ha ribadito che lui «in pochi giorni è riuscito a risolvere il problema rifiuti e che se ci troviamo in questa condizione la colpa è solo dell’amministrazione comunale di sinistra».
«Chiedetelo a Berlusconi». Risponde così il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, a chi le domanda della situazione rifiuti in città, dove stamattina c’erano tremila tonnellate di spazzatura per le strade. «Volete che non sappia qual è la situazione – aggiunge il primo cittadino, che in merito alla raccolta differenziata ribadisce che – Napoli e’ al 19%, come Roma, e non all’8%» come esponenti del Pdl avevano affermato in precedenza.
Rimpallo di responsabilità. Dall’insediamento del Pdl in Provincia e successivamente alla Regione, La gestione dei rifiuti, in tutte la Campania è passata sotto la responsabilità delle Provincie. Napoli, come Avellino, Salerno, Caserta e Benevento, ha il copito di garantire, grazie ad una società pubblica di proprietà della Provincia: la Sap.Na., appunto, la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. La legge del 17 dicembre del 2009 prevedeva, in accordo con il piano regionale, che “siano le Province a organizzare, attraverso proprie società, lo smaltimento della spazzatura e il funzionamento degli impianti”.
Restava prerogativa dei Comuni organizzarsi e raggiungere la quota minima fissata annualmente per la Raccolta differenziata, ma anche su questo tema, vi è una responsabilità del Governo. Il sottosegretario alla Presidenenza del Consiglio, nonché capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, avrebbe potuto insieme al Governo stesso, commissariare non solo Napoli, ma tanti altri comuni della Campania che non avevano rispettato i limiti minimi della raccolta differenziata obbligatori (il 25% entro il 31 dicembre 2009), ma non lo ha fatto. Bertolaso, nel corso di una recente puntata di “Anno zero” affermò di aver proposto lo sciogliento dei Comuni al Governo (incluso Napoli), ma avrebbe ricevuto proprio dal Premier un netto rifiuto in quanto «il 70% dei comuni da commissariare erano amministrati dal Pdl e che quini non sarebbe stato “politicamente corretto”».
La situazione. Rimane critica la situazione rifiuti a Napoli. Sono tremila le tonnellate di spazzatura disseminate lungo le strade della città, uno spettacolo avvilente che fa dire al sindaco Iervolino che «la situazione è drammatica».
Il nodo è sempre lo stesso: in assenza di altre discariche quelle disponibili a stento ingoiano la produzione giornaliera e così il pregresso rimane a terra. L’assessore all’Igiene Urbana del comune di Napoli Paolo Giacomelli sollecita risposte: «Come Comune siamo in attesa che la Provincia di Napoli e la Regione Campania ci dicano dove possiamo conferire l’immondizia per azzerare quella non raccolta». Ma la soluzione non c’è e così il Comune prova a far leva sulla coscienza civica dei suoi abitanti.
L’idea è di cercare delle piccole soluzioni per incentivare la raccolta differenziata e diminuire la quantità di rifiuti prodotti: «Non sono soluzioni risolutive – ammette Iervolino – perchè fino a quando non si sciolgono i grandi nodi, le discariche, non sappiamo come fare e dobbiamo imparare a salvarci da soli e, quindi, inviteremo i cittadini a non buttare vetro e predisporremo dei servizi nelle piazze che aiutino a fare la differenziata invitando i negozianti a depositare i cartoni piegati. Sono poche cose, ma di fronte all’inerzia del Governo e delle altre istituzioni locali facciamo quello che possiamo». Sul dramma rifiuti impazza la polemica politica.
(fonti: agenzie)
