Sequestro di beni a imprenditore dei casalesi

Beni per circa 18 milioni e mezzo di euro sono stati sequestrati oggi ad un imprenditore vicino al clan dei casalesi. Il Decreto “urgente” è stato emesso nei confronti di Paolo Diana, 67 anni, imprenditore casertano attivo nel settore del commercio veicoli e del trasporto merci considerato organico al clan dei Casalesi. Nei suoi confronti il gip del tribunale di Napoli già il 13 maggio scorso aveva emesso un provvedimento cautelare e contestualmente un decreto di sequestro beni, misure annullate dal Riesame il 21 giugno. Secondo i pentiti, Diana fornisce vetture e denaro agli affiliati, assicura basi logistiche per gli agguati, incontrava latitanti o gli ospitava in suoi appartamenti del calibro di Luigi Guida o Domenico Bidognetti; negli ultimi 20 anni non ha mai dichiarato redditi ed e’ titolare di una ditta individuale che non ha mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi. A gennaio, Paolo Diana e i suoi familiari hanno chiesto a due filiali di uno stesso istituto di credito per prelevare ingenti somme contanti, in parte derivanti dallo smobilizzo di una polizza assicurativa in scadenza depositate su conti dissequestrati, nonchè un prelevamento di 400mila in contanti. La Banca d’Italia ha quindi disposto la sospensione per 5 giorni di ogni movimento su quei conti. Sotto sequestro 5 società, 20 immobili tra Caserta e Roma, 7 automezzi e 66 rapporti finanziari per un importo di 3 milioni circa.