In ginocchio al Meazza, il Napoli si arrende al Milan

Finisce nel peggiore dei modi l’attesissimo match di San Siro. Gli azzurri vanno via dal Meazza con un pesante 3 a 0. Inermi di fronte alla corazzata di Allegri. L’assenza di Lavezzi non può essere un alibi. Certo con l’argentino in campo chissà come sarebbe andata. Poi la gran fatica di Vilareal. Sta di fatto che il Napoli non tira praticamente mai in porta, lasciando l’iniziativa sempre ai rossoneri. Dopo un primo tempo che definire brutto è poco, succede tutto nella ripresa. Milan in vantaggio al 50’ grazie a un rigore di Ibrahimovic, che Rocchi aveva concesso per un contestato mani di Aronica. Poi al 32’ Boateng e al 34’ Pato, stendono definitivamente il Napoli. Rinunciatario, impreciso in fase di impostazione, sterile più che mai in attacco. Ecco la fotografia di una squadra che nel giro di cinque giorni ha visto sfumare Europa League e scudetto, per chi mai ci avesse veramente creduto. Eppure diecimila napoletani a Milano sono un dato inconfutabile. Qualcosa che fa venire i brividi, perché nessuna squadra in Italia riesce a muovere tanti supporter in trasferta. Quelli e tanti altri ci crederanno ancora, perché non è una sconfitta, seppur come quella di ieri, che scolla i meriti di una squadra che se non sta facendo miracoli, poco ci manca. Essere andati a San Siro da prima inseguitrice del Milan non è cosa da poco, e scagli la prima pietra chi l’avesse pensato a inizio campionato. Eppure la chance era troppo appetibile. Napoli voleva vincere, si è vista invece sconfitta dal sovrano nord. Milano. Si perché oltre al Milan, che ha scaraventato il Napoli a meno sei, ora c’è anche l’Inter che si è messo di forza in mezzo, a caccia del diavolo, un punto sopra gli azzurri. Rammarico, amarezza, delusione. E’ forse il momento più difficile della stagione, ma è proprio adesso che il Napoli non deve perdere il senno, la bussola. Di fronte altre undici partite, nulla è finito. Un campionato grandioso, non può e non deve essere macchiato dal k.o. di Milano.