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giovedì, Maggio 23, 2024
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Giugliano: gioca con un petardo, bimbo perde due dita

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Sette anni e due dita di una mano saltate via a causa di un petardo. A meno di 48 ore dalla battaglia di San Silvestro un altro bambino porterà i segni permanenti dei botti killer. Il piccolo, proveniente da Giugliano, ha dovuto attendere ore per essere sottoposto a intervento chirurgico. A complicare la situazione anche il fatto che i genitori del bambino sono giunti nel nosocomio vomerese soltanto alle 20, perché bloccati nel traffico. Dopo una prima medicazione, l’operazione vera e propria di ricostruzione è stata rinviata a questa mattina.
A meno di 48 ore dall’alba del nuovo anno le esortazioni ad essere prudenti sul fronte fuochi pirotecnici nel frattempo si sprecano. Da un lato il presidente della Regione, Bassolino, raccomanda ai napoletani – durante la presentazione della festa di Capodanno – di non sparare fuochi pericolosi di trascorrere una notte in tranquillità.(«Godiamoci la festa in piazza. Facciamo vedere che i napoletani – ha detto il governatore – sanno e possono fare meglio degli altri»). Dall’altro il verde Pecoraro Scanio che, più duramente, minaccia: «Invoco la sospensione a lungo termine della patria potestà per tutti quei genitori i cui figli, nella notte di San Silvestro, riporteranno lesioni da fuochi d’artificio».
E, in una comunicazione urgente inoltrata a tutti i sindaci della provincia di Napoli, l’assessore dei Verdi, Fulvio Mamone Capria, ha invitato i Comuni a predisporre speciali squadre di operatori con il compito di rimuovere i fuochi d’artificio inesplosi dalle strade nelle prime ore del 2004. «Le statistiche dei ferimenti da materiale inesploso, specie a danno degli adolescenti, confermano un aumento del fenomeno ed è quindi necessaria una massiccia mobilitazione delle amministrazioni comunali affinchè queste vere e proprie trappole abbandonate nelle strade e nelle piazze possano essere rimosse prontamente», ha spiegato l’assessore.
Nel frattempo, proprio su questo tema, gli artificieri avvertono: si sta tentando di mettere in commercio materiale dello scorso anno, che non si accenderà e che, pertanto diventa più pericoloso perchè resterà per strada come materiale inesploso.
Ma ritoniamo alla provocazione dell’ex ministro Pecoraro Scanio rivolta alle autorità giudiziarie, ieri, nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato esposto un petardo gigante di cartapesta, in segno di ammonimento contro l’utilizzo dei fuochi pericolosi.
Un altro appello è venuto dal presidente dell’associazione di Medicina d’urgenza «Cardarelli», Vincenzo Sorrentino, che ha invitato le amministrazioni a munirsi nella notte del 31 di squadre speciali di operatori il cui compito dovrà essere quello di raccogliere i botti inesplosi.
Alla conferenza hanno partecipato inoltre l’assessore alla Sanità del Comune di Napoli Casimiro Monti, il responsabile regionale Sanità dei Verdi Dino Di Palma, il presidente della CdS, Francesco Borrelli e il responsabile dei giovani Verdi, Valerio Ceva Grimaldi.
Intanto continuano i sequestri, sia in città che nel Napoletano. Un grande quantitativo è stato rinvenuto, nei giorni scorsi, sotto il letto dei figli di un commerciante di fuochi fuorilegge in provincia. Ieri nei pressi di piazza Mercato gli artificieri hanno recuperato delle micidiali «bombe kamikaze» abbandonate, evidentemente, da un venditore senza scrupoli che ha preferito disfarsene piuttosto che rischiare l’arresto. Duecento chili di fuochi proibiti sono stati sequestrati ad un autista di Palma Campania, che è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Nola. Si tratta di Pasquale D.A., autista incensurato, di 38 anni: nella sua cantina, nascosti sotto dei teloni, sono stati trovati i botti confezionati artigianalmente. Altri 7 quintali di fuochi fuorilegge sono stati sequestrati dalla polizia a Volla e Mugnano. Gli agenti hanno arrestato altre due persone: Bruno E, 31 anni, e Vincenzo S. di 42.



MARISA LA PENNA – IL MATTINO ED. CITTA’ 30 DICEMBRE 2003






Bimbo di 7 anni perde due dita per colpa dei botti



di Renato Colonnese




NAPOLI. Ultime ore di lavoro intenso per le forze dell’ordine per togliere dalla circolazione la maggiore quantità possibile di botti fuorilegge. Ma intanto ieri un bambino di sette anni ha perso due dita di una mano a causa dello scoppio di un petardo. Il piccolo è stato ricoverato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove oggi sarà sottoposto a un intervento chirurgico. Il fatto, su cui indaga la polizia, è avvenuto a Giugliano, comune dell’hinterland settentrionale di Napoli. Sempre ieri i maggiori sequestri si sono concentrati nel Napoletano, mentre si moltiplicano gli appelli a mettere da parte cipolle, tric trac e quant’altro per festeggiare senza tragedie l’arrivo del nuovo anno. Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania, ha invitato tutti a fare festa in piazza, mettendo al bando i fuochi. E un altro napoletano «doc», Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi, non si è accontentato di un appello ma ha fatto ricorso a una provocatoria proposto alle autorità giudiziaria: sospendere la patria potestà a tutti quei genitori i cui figli, nella notte di San Silvestro, riporteranno lesioni da fuochi d’artificio. Una proposta, questa, che non è affatto piaciuta al leader dei Radicali Marco Pannella. Sul fronte dei sequestri, quelli più ingenti sono stati compiuti nel Napoletano, per un totale di nove quintali di botti proibiti: sei quintali sono stati scoperti ammassati su una scaffalatura in un monolocale di Mugnano di proprietà di un netturbino del comune, Vincenzo Schiattarella, che è stato arrestato; un altro quintale tra cipolle, tracchi e razzi per pistole sono stati sequestrati mentre Bruno Esposito, 31 anni, arrestato, li stava scaricando dalla sua vettura, a Volla; gli ultimi due quintali sono stati trovati a casa di Pasquale D’Alia, autista di Palma Campania, anch’egli arrestato. Per la detenzione di cinquanta chilogrammi di fuochi proibiti è stato invece denunciato un 61enne di Sarno, in provincia di Salerno. E per mettere in guardia dai seri pericoli dei botti, la provincia di Caserta ha distribuito una serie di manifesti realizzati dall’Agenzia provinciale della protezione civile. Sequestri anche nel Materano (cento chili a Policoro), nel Foggiano (diciassette chili a San Severo, in una cartoleria), a Brescia (quattrocentocinquanta chili in possesso di un 35enne napoletano arrestato), e nel Pescarese (quattrocento chili a Solagne di Piaccinao). Negli ultimi rastrellamenti, un dato interessante viene da Roma: i prezzi di botti e fuochi sono lievitati vertiginosamente, segno che è merce sempre più rara da trovare. Al mercato romano di Porta Portese ne sono stati sequestrati un quintale.

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LA GAZZETTA DEL SUD 30 dicembre 2003

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