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martedì, Luglio 2, 2024
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Aggressione al dirigente Asl: «Notizie false al tg3»

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Troppa fretta nel rincorrere la notizia. Ieri i giornali locali e nazionali hanno battuto a più riprese la notizia dell’aggressione ai danni del dirigente dell’Asl Giuseppe Ferraro durante la manifestazione di protesta, presso la sede di Monterusciello, contro la chiusura dei Psaut. Già ieri pomeriggio, alcuni testimoni ci hanno riferito di notizie contrastanti, ma oggi, anche grazie al video (fai click qui per visualizzarlo) realizzato dalla collega Anna Copertino di Road TV Italia e pubblicato su Youtube, possiamo fare chiarezza sulla vicenda. Il dirigente, come si evince dal video, attraversa l’androne della struttura Asl e, una volta di fronte ad uno dei manifestanti (in questo caso si tratta di Lucia De Cicco, nota per l’impegno a favore dell’ambiente e dei diritti), per cercare di divincolarsi la spinge più volte, fino a farla cadere a terra. La donna, secondo i medici che successivamente l’hanno visitata, ne avrà per 20 giorni per contusioni multiple. Nessuno schiaffo. Almeno dal video pubblicato, non si vede che la manifestante in questione o qualcun altro schiaffeggi il dirigente. Ci chiediamo, a questo punto, da cittadini e soprattuto da chi fa il mestiere del giornalista: cosa ha spinto i media locali e nazionali, ieri, a diramare più volte una notizia tutt’altro che veritiera? Lasciamo ai lettori l’interpretazione di quanto accaduto e, di seguito, pubblichiamo il commento di Stefania Fanelli (Sel – Marano) che ieri era presente alla manifestazione.

Poche volte nello scrivere un documento sono rimasta cosi tanto tempo immobile
per non riuscire a trovare le parole giuste in grado di rappresentare cio’ che ho
vissuto. Si il sentimento che mi pervade è misto tra rabbia tristezza. Troppi
sono i soprusi che come cittadini riceviamo quotidianamente, l’ultimo dei quali la
bufala raccontata al tg3 Campania dalla dott.ssa Fracchiolla. «Il direttore generale
dell ‘Asl Na 2 Nord schiaffeggiato e aggredito da una disabile” Falso. La
signora disabile è stata strattonata dal direttore, tanto che dopo un po’ la signora
ed amica Lucia De Cicco ha avuto un forte malore ed è stata portata in ospedale dal
118.
Stamane insieme ad altri cittadine di Marano (del presidio antidiscarica) ed ai
medici dello Psaut ho partecipato al presidio, autorizzato, dinnanzi gli uffici
della direzione generale di via Corrado Alvaro n. 8 Monteruscello. Erano presenti
diverse realtà territoriale per manifestare un forte dissenso alla delocalizzazione dei
PSAUT in imposta dalla DG 881/2012. L’idea di spostare i medici dell’emergenza dal
territorio agli ospedali , come prevede la delibera in oggetto, è in netto contrasto
con l’idea di una concezione moderna della Sanità pubblica che basa la sua strategia
sulla territorializzazione dell’assistenza in netta contrapposizione con la concezione
ospedalocentrica del passato.

Avere un presidio di primo pronto soccorso in una città come Marano è di
fondamentale importanza. I tagli imposti dal governo e dalla regione Campania
alla Sanità pubblica hanno già compromesso di fatto il diritto alla cura per ogni
cittadino. Hanno leso la dignità del malato. L’attività dello Psaut di Marano ha
raggiunto in questi anni eccellenti risultati come di fatto ha mostrato dal mese di
giugno la mobilitazione spontanea dei cittadini aderendo alla raccolta firme che ha
ottenuto circa mille adesioni con anche manifestazioni presso il distretto sanitario
n. 60 . Lo Psaut di Marano ha svolto sul territorio un ottimo lavoro soprattutto
nella prima accoglienza ,nell’ascolto del malato ,nella diagnosi veloce e nella cura
con grande professionalità Tantissime sono state le testimonianze positive dei
cittadini. Chi paga le dirette conseguenze di questi provvedimenti sono i cittadini
ed ancor di piu’ le fasce deboli, gli anziani soli del territorio, i portatori di disabilità
gravi . Le decisione assunte dal direttore non ledono diritto alla cura per tutti e non
garantiscono pari dignità ad ogni malato.

Era una legittima e pacifica protesta per chiedere un incontro civile con il direttore ,
presentare le migliaia di firme raccolte dei cittadini e chiedere la sospensiva di quella
delibera.
All’improvviso un film gia’ visto molte volte in questo paese negli ultimi anni. Il
direttore generale si rifiuta di aver alcun tipo di confronto ci fa sapere “ per gli
Psaut la decisione è presa e la questione è oramai chiusa”.

Il signor direttore tale dott. Giuseppe Ferraro dopo un incontro interno con i
sindacati nel lasciare il palazzo esce con un fare arrogante in stile mafioso incurante
dei cittadini che ponevano lui delle domande e nello scappare come fanno i
malavitosi ha strattonato via una cittadina disabile, ed è fuggito via a gambe
levate nascondendosi e trincerandosi nell’ufficio postale di fronte all’Asl. Tutto
questo sotto gli occhi delle forze dell’ordine pronti a tutelare l’incolumità del “
povero” direttore. Ancora una volta la violenza l’hanno subita i cittadini una violenza
fisica e morale come la storia ci insegna in questo paese chiunque manifesti un dissenso è un
facinoroso, violento e criminale.

La polizia nonostante la violenza ed il sopruso che il direttore ha esercitato teneva
ben protetto il direttore mentre gli agenti caricavano in macchina un cittadino ed
un medico con la volontà di portali via a loro detta semplicemente per identificarli.
Dopo averli tenuti per un lungo tempo chiusi in macchina dopo le nostre (cittadini e
medici) proteste li hanno liberati. Nel frattempo la sig.ra De Cicco viene colta da un
malore e sviene. La stessa signora che era stata strattonata dal direttore, mentre il Tg3 ha detto il contrario. Ecco la libera informazione ed il diritto all’informazione.

Dopo un lasso di tempo decisamente lungo arriva il 118 e porta la sig.ra in ospedale.
Ma non finisce qui. Arriva il reparto celere della Polizia di stato fanno
uscire il direttore dall’ ufficio postale e lo portano via in macchina facendo una
catena di poliziotti intorno per tutelare il direttore “dai quei criminali dei cittadini”.
Questa è la democrazia e la giustizia in questo paese.
Noi chiediamo con forza che la verità non venga nascosta e che il direttore non
rimanga impunito.
A presto per il prosieguo, perchè il mio impegno civile e politico non termina qui.
Chiediamo che venga messa in essere la sospensiva di quella delibera chiedendo con
forza le dimissioni del direttore
.

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Stefania Fanelli- segretario SEL Marano

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