Marano. L’ombra dei poteri “forti” sul voto

La campagna elettorale si accende. E lo scontro si sposta subito sul tema dei poteri “forti”, il classico argomento che tiene banco alla vigilia di ogni competizione elettorale. Con il Comune commissariato da oltre un anno, le indagini in corso su svariati filoni della vita amministrativa (appalti, concorsi interni all’Ente, lottizzazioni edilizie e progetti per gli insediamenti produttivi), uno scenario criminale confuso ma non per questo meno inquietante, la questione relativa alle possibili ricadute sul voto di fine maggio appare ancora più sentita rispetto al recente passato. Il primo candidato a far sentire la sua voce sull’argomento è l’ex sindaco Mauro Bertini, nuovamente in campo con un quartetto di liste: Rifondazione comunista, Città in movimento, L’Altra Marano e Officina arancioni Marano. “C’è uno scontro in atto e lo schema è quello di sempre – spiega l’ex primo cittadino – Da un lato c’è chi vuol tenere sotto scacco la città e che appoggia in maniera significativa il candidato Angelo Liccardo, dall’altro una città che vuole liberarsi e riprendere a vivere: cittadini stanchi, esasperati che si riconoscono nella nostra coalizione, l’unica che è riuscita, negli anni, a vincere per ben tre volte e a dare prova di buon governo”. Battute al vetriolo, dunque, che animano questo primo scorcio di campagna elettorale e destinate a scatenare l’immancabile coda di polemiche, anche se per ora il candidato del centrodestra preferisce non alzare il tono dello scontro. “Bertini ha ragione nella premessa – evidenzia Angelo Liccardo – a Marano infatti ci sono due tipi di società: una che guarda indietro di vent’anni e un’altra che guarda al futuro. L’ex sindaco vuole metterla sulla scontro perché non ha un programma valido. Noi invece non vogliamo scendere al suo stesso piano e pensiamo solo a costruire e perseguire un programma valido per una città migliore”. Il giovane esponente del Pdl, che in passato ha ricoperto per due volte la carica di consigliere comunale, sposta poi l’accento sulle priorità del programma elettorale della propria coalizione: “Marano non può più aspettare – aggiunge Liccardo – lavoreremo per combattere l’illegalità in tutte le sue forme e per migliorare la vivibilità della nostra città, puntando tra l’altro sul risanamento delle casse comunali”. Nella contesa entra infine anche il terzo candidato: l’esponente dell’Italia dei valori Michele Palladino: “I poteri forti avranno sicuramente un loro ruolo – sottolinea il candidato del centrosinistra – ma io confido ed ho fiducia nella maggioranza degli elettori, che sono estranei a certe logiche e che votano liberamente e secondo coscienza”.
(Il mattino – 30/04/2013)