Marano, doppio raid vandalico al Liceo Segrè

Continua la protesta degli studenti del Liceo Emilio Segrè di Marano. La mobilitazione ha avuto inizio a causa delle cattive condizioni igieniche della loro scuola.
Da ieri mattina tutti gli studenti sono fuori all’istituto in un sit in di protesta, dotati di mascherine e striscioni. Sono state coinvolte anche alcune madri nella folla. I ragazzi affermano di aver trovato topi morti sulle scale e nei corridoi del Segrè insieme a escrementi di animali. “Ogni volta che giochiamo in palestra e un pallone finisce nei sotterranei, lo recuperiamo sempre pieno di escrementi”, dice uno studente che insieme ai compagni si è fermato nel sit in organizzato nel cortile antistante la scuola. La situazione è andata peggiorando quando venerdì mattina i corridoi sono stati trovati pieni di creolina, colata sui pavimenti. La puzza emanata dalla sostanza chimica ha impedito il regolare svolgimento delle lezioni, tanto che i ragazzi sono “scappati da scuola”, cercando di mostrare il loro disagio alla preside, la dott.ssa Assunta Compagnone. “Venerdì mattina siamo entrati solo in 50 e 20 ragazzi sono rimasti in classe, di cui 5 si sono sentiti male. Perché non riuscivano a respirare”, afferma uno studente che si è fermato nel sit in insieme ai compagni. Il liceo è attualmente aperto, dichiarato accessibile dalla stessa preside che attraverso i documenti rilasciati dall’Asl di Marano, ha ordinato il regolare svolgimento delle lezioni e di tutte le attività didattiche. La Compagnone ha inoltre accettato la richiesta da parte dei suoi studenti di attuare una disinfestazione repentina dell’istituto, che avverrà appena l’Asl darà il via al provvedimento sanitario. “In realtà non sta accadendo nulla”, ha detto la preside, “se non quello che accade in tutte le scuole d’Italia all’inizio di ogni anno scolastico. Questa spiacevole situazione è causata da un puro atto vandalico. Sia per la situazione dei topi che per quella della creolina. Atto che si è realizzato nella notte tra giovedì e venerdì. Non sappiamo chi sia la causa di questo gesto ma le forze dell’ordine stanno già lavorando per scoprire gli artefici”.