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lunedì, Maggio 20, 2024
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CAMORRA INARRESTABILE, UCCISA ANCHE UN RAGAZZA
Hinterland in guerra: sei morti nel weekend di sangue

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NAPOLI. Si e’ chiuso con il pesante bilancio di sei morti ammazzati il tragico week end di sangue che nel napoletano ha visto in azione gruppi camorristici spietati e spavaldi. L’ultima vittima allo scadere della mezzanotte, quando una telefonata anonima ha segnalato la presenza di un’auto in fiamme con una persona a bordo in Via Agrelli, uan strada sterrata tra Miano e Secondigliano. Intervenuti sul posto, gli investigatori hanno trovato sul sedile accanto al guidatore di una Fiat 600 il cadavere ormai carbonizzato di una giovane donna incensurata, Gelsomina Verde, 22 anni. Il fatto che il corpo si trovasse dal lato opposto a quello del guidatore lascerebbe supporre che la donna sia stata uccisa in un altro posto e poi abbandonata nell’auto in fiamme nella stradina isolata. Con questo assassinio sono saliti a 114 gli omicidi commessi nell’area napoletana dall’inizio dell’anno, di cui almeno una decina negli ultimi due mesi nella guerra scoppiata in quello che ormai viene definito il “triangolo della morte” di Secondigliano-Scampia-Melito dove gli uomini del clan di Paolo di Lauro, detto “Ciruzzo ‘o milionario” si stanno scontrando con un gruppo di scissionisti.
Non e’ escluso che la ‘guerra’ possa essere stata scatenata dallo smercio sul territorio di una partita di eroina tagliata con sostanze nocive, che negli ultimi giorni ha richiesto un ‘superlavoro’ del 118 per i casi di overdose. Uno scontro analogo avvenne qualche anno fa, tra Secondigliano e Miano, tra i clan Lo Russo e Licciardi.
Per numero dei morti, comunque, siamo lontani dagli anni Ottanta quando le forze dell’ordine si trovavano ad affrontare una camorra organizzata in due contrapposti sindacati del crimine, la Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo e la Nuova famiglia, che lasciavano sul terreno oltre 250 vittime all’anno. Siamo, pero’, di fronte a gruppi che sembrano piu’ spietati e sicuramente piu’ spavaldi se ammazzano delle persone e poi le trasportano in auto in un altro luogo. E’ accaduto la settimana scorsa quando a Scampia e’ stata trovata un’auto con tre cadaveri a bordo nonostante il quartiere fosse oggetto di particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine. E’ accaduto sabato, quando i malviventi hanno ucciso a poca distanza da un commissariato di polizia. E’ avvenuto ieri, quando per due volte si sarebbe ripetuto lo stesso scenario: uccisione, trasporto in auto in un altro posto e incendio di automobile e cadavere. L’omicidio di ieri mattina a Secondigliano, quello di Francesco Tortora, e’ stato compiuto ad appena qualche decina di metri da una caserma dei carabinieri. Poi, i killer hanno preso l’auto con il cadavere, hanno percorso alcune centinaia di metri ed hanno raggiunto una strada isolata, ai confini del comune di Casavatore, dove hanno bruciato mezzo e vittima, in linea d’aria ad appena qualche centinaio di metri da un’altra caserma dei carabinieri.
Intanto, per fronteggiare l’emergenza, il governo ha disposto ieri sera l’invio immediato a Napoli di 350 uomini del nucleo prevenzione crimine della polizia e del Cio, la compagnia di intervento operativo dei carabinieri, personale particolarmente specializzato nella lotta alle organizzazioni criminali. Non e’ escluso che in settimana possano tornare a Napoli il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu e il Capo della polizia Gianni De Gennaro per una analisi della situazione sul campo cosi’ come non e’ escluso che si possa decidere di inviare nel capoluogo partenopeo un grosso contingente di agenti che usciranno dalle scuole di polizia nel mese di dicembre.

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