Giugliano. Reparti da ultimare e carenze strutturali all’ospedale San Giuliano

L’ospedale San Giuliano, nosocomio che abbraccia un territorio di circa 140 mila abitanti, non dispone di un pronto soccorso all’altezza per offrire un servizio efficiente nella vasta estensione territoriale su cui incide. Infatti i lavori in corso per l’ammodernamento del reparto prevedono la chiusura dei cantieri entro sei mesi. Tempi meno lunghi invece per il reparto di cardiologia. Più preoccupante, la questione legata alla pediatria. L’ospedale dispone sì della neonatologia, ma non ap pediatrico. Questo, determina un disservizio nei confronti della popolazione che si reca presso la struttura in caso di emergenze. Un codice rosso, effettuato il primo intervento, sarà successivamente trasferito al Santobono di Napoli, oppure presso il Moscati di Aversa. Una situazione che si protrae da anni, causando il malcontento popolare, poiché, dinanzi ad un’emergenza, il dubbio crescente è se recuperare tempo recandosi direttamente presso le strutture abilitate a diagnosi di gravi entità, seppur lontane, oppure raggiungere la struttura più vicina, sperando in una soluzione immediata che prevenga la degenerazione del malessere, ma che, dinanzi a codici rossi degenerativi, trasferisce il paziente altrove, intaccando, alle volte, minuti preziosi. A questo, si va ad aggiungere la carenza di personale e di posti letto. Un terzo dell’ospedale, è quanto si possa mettere a disposizione della cittadinanza. Difatti, con l’inizio della ristrutturazione, dai dodici lettini disponibili, si è calati a cinque. Il personale medico ed infermieristico è sufficiente a gestire le emergenze e sempre efficace, ma aumentare il personale paramedico, aiuterebbe ad accrescere l’efficienza del nosocomio giuglianese.