QUALIANO. «Sarò a Qualiano per risolvere la crisi. Le spaccature interne all’Udc non giovano al partito e all’intera coalizione di centrodestra». Ciro Alfano, deputato e segretario provinciale dell’Udc, non usa mezzi termini per spiegare «l’impasse che da mesi attanaglia l’amministrazione locale». «La crisi – dice – è dovuta alle spaccature dell’Udc, diviso attualmente in due anime». Da un lato gli assessori De Leonardis e Marrazzo, vicini al sindaco Schiano; dall’altro i consiglieri D’Angelo, Gala e Fele, vicini all’ex sindaco e consigliere provinciale Galdiero. Per Alfano «c’è uno stato di insofferenza all’interno del partito non più tollerabile. Negli ultimi tempi – aggiunge – gli episodi di incomprensione sono diventati troppi». Il riferimento è alle dimissioni dell’assessore al Bilancio, Raffaele De Leonardis, ex Ccd, «sfiduciato» dai consiglieri Udc nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale. «La fine della verifica amministrativa – spiega lo stesso De Leonardis – era stata siglata da tutti gli esponenti della maggioranza, centristi inclusi. Eppure, al momento di votare i debiti fuori bilancio, i consiglieri Udc non si sono presentati in aula. E’ assurdo». Netta la replica di Stefano D’Angelo, capogruppo locale del partito di Follini. «La nostra assenza – dice – è stato un atto di protesta nei confronti dell’intera amministrazione. Due mesi fa inviammo al sindaco e agli esponenti della maggioranza un documento con il quale chiedevamo il rilancio della macchina comunale attraverso alcuni punti. Ad oggi non c’è stata alcuna risposta». Non sta a guardare il sindaco Michele Schiano di Visconti, di Forza Italia. «La situazione – dice – è molto chiara. De Leonardis, finché resto alla guida del Comune, sarà l’assessore al Bilancio. Con o senza l’Udc. Delle beghe interne non mi interesso». Una posizione, questa, che non trova d’accordo Pasquale Galdiero, ex sindaco democristiano dal ’93 al ’97, consigliere provinciale e «anima» locale dell’Udc. «Schiano non può pensare di amministrare il Comune come un caporale – afferma-. E’ il partito che indica i nomi degli assessori, non il sindaco. Il primo cittadino la smetta di imporre veti, o saremo pronti ad uscire dalla maggioranza».
Una situazione incandescente, dunque. Una «guerra» intestina dalla quale dipende il futuro della coalizione di Qualiano, roccaforte storica del centrodestra. Da settimane si rincorrono voci e smentite sul futuro dell’amministrazione, con particolare riferimento a probabili «dimissioni di massa». Una situazione che non piace ai vertici della Casa delle Libertà. Che hanno deciso di inviare a Qualiano il segretario provinciale dell’Udc Alfano. «Entro il fine settimana sarò in città per rendermi conto della situazione. E per incontrare le parti in causa», annuncia il parlamentare. Domani, intanto, si svolgerà l’ennesimo incontro tra i centristi locali. Il dibattito si intreccia con le candidature alle prossime elezioni regionali e amministrative. Il sindaco Schiano è al suo secondo mandato e tra gli amministratori è già partita la corsa per il successore. Lo stesso sindaco starebbe premendo per una candidatura alle regionali di aprile. Il più grande ostacolo, però, potrebbe arrivare proprio dall’interno di Forza Italia: il prescelto numero uno è, infatti, Giuseppe Simeoli, segretario cittadino a Marano. Già alle provinciali s’era parlato di una sua candidatura, poi bloccata in dirittura d’arrivo da Ludovico De Luca, presidente del Consiglio comunale di Qualiano. Ecco perché Schiano avrebbe pensato di rivolgersi all’Udc. Una «voce» smentita dallo stesso Alfano («non esiste al momento un’ipotesi del genere»), che però aggiunge: «Saremmo onorati di avere Schiano nel nostro partito…».
UF IL MATTINO 26 GENNAIO 2005
