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lunedì, Maggio 20, 2024
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VIGILANTE REAGISCE, UCCISO UN RAPINATORE
Qualiano: caccia ai complici fuggiti a piedi

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QUALIANO. Lo costringono a fermarsi approfittando di un incrocio. Poi, minacciandolo con una pistola gli gridano di scendere e di consegnare l’auto, una Clio. La guardia giurata che è alla guida, però, non ha alcuna intenzione di eseguire l’ordine. E spara. I due che sono scesi dalla vettura scansano i colpi. Un proiettile prende la direzione della vettura dei rapinatori sulla quale è rimasto Agostino Famiano che, vistosi in pericolo, cerca di darsi alla fuga. Un colpo lo raggiunge all’altezza dell’ascella destra. L’auto prosegue ancora per qualche metro la sua corsa, poi finisce contro una Renault Clio che proviene dal centro di Qualiano. Si conclude nel sangue l’ennesima rapina compiuta in una zona dove i piccoli episodi di criminalità spesso prendono una piega drammatica. Ma da queste parti sembra essere scontato che prima o poi qualcuno, un bandito o una vittima, possa rimetterci la pelle. Tanto scontato che, neppure un’ora dopo, prima ancora del riconoscimento del cadavere, sul posto giungono anche la mamma e la fidanzata di Famiano. Qualcuno, una vicina – dice la donna – l’ha avvertita che era stato sparato un rapinatore e che forse poteva essere il suo Agostino. L’episodio ieri alle 18.50 sotto un temporale che fa venire giù grandine e pioggia. Nei pressi di una concessionaria di auto l’assalto alla guardia giurata E.D., 40 anni di Giugliano (gli inquirenti forniscono solo le iniziali). I rapinatori sono a bordo di un’altra vettura. Sono in tre. Con qualche espediente ben collaudato fanno in modo che l’automobilista si fermi. Poi, due di loro escono armati di pistola, perché fosse subito chiaro l’intento. Mentre Famiano fa da palo, loro continuano a minacciare il vigilante. È a quel punto che l’uomo reagisce. Spara un colpo, poi un altro, quattro in tutto. Il bandito probabilmente muore sul colpo. Ma la dinamica è ancora tutta da chiarire. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Giugliano e della stazione di Qualiano coordinati dal capitano Gianluca Trombetti. A chiedere l’intervento dei militari, i residenti nella strada che odono i colpi di pistola e realizzano immediatamente che qualcosa sta accadendo. Ma si rendono conto della rapina quando ormai è già tutto finito. Arrivano le autoradio dei carabinieri e cominciano i primi rilievi per le indagini. Intanto, passano le ore. Nonostante la pioggia e il gelo si forma una folla di curiosi tenuta a distanza dai carabinieri. Giunge anche una donna che teme di dover riconoscere nel rapinatore ucciso il proprio figlio. Ma fino all’arrivo del magistrato di turno, intorno alle 21, non è consentito ad alcuno di avvicinarsi. La donna viene allontanata e indirizzata verso la caserma di Giugliano in attesa di conoscere l’identità del bandito. Solo quando si ha la sicurezza che il rapinatore ucciso è Agostino Famiano, 25 anni di Giugliano, i carabinieri ne danno la conferma alla madre. E scatta anche la caccia ai complici che sono scappati a piedi.




IL SINDACATO: PER LEGITTIMA DIFESA SI PUO’ SPARARE




Sconcerto, sconforto alla New Police Security, l’agenzia di guardie giurate di via Circumvallazione esterna di Qualiano dove lavorava E.D.. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, e i colleghi sono rimasti sbalorditi. «Immaginatevi le nostre reazioni – dice un tenente, il più alto in grado presente ieri sera – siamo atterriti, non avremmo mai immaginato che potesse accadere una cosa del genere». L’agenzia ha una trentina di dipendenti e lavora non solo a Qualiano, ma anche nei comuni limitrofi, a Giugliano, Villaricca, Varcaturo, assicurando protezione a molte imprese. «Lavoro a Qualiano da poco tempo, non so molto. Sono arrivato che il collega era già andato via – spiega il tenente di turno – Sono qui da qualche anno e non mi ero mai trovato ad affrontare situazioni del genere». Poi il proprietario interviene e blocca le comunicazioni: «Non sappiamo nulla, ci sono le indagini in corso. Non possiamo commentare quello che è successo, aspettiamo anche noi notizie». Insistendo si viene a sapere che E.D., 40 anni, è «una persona stimata» dai colleghi che stanno facendo di tutto per dimostrargli la loro solidarietà. La New Police Security è una delle dieci agenzie associate all’Unione Nazionale degli istituti di vigilanza presieduta da Pier Giulio Petrone, un’associazione, come è scritto nel sito internet, tra liberi imprenditori della vigilanza privata. Una professione sempre più difficile, quella delle guardie giurate, come spiega il segretario provinciale del sindacato Orsa (Organzizzazione sindacati autonomi), comparto vigilanza privata, Pietro Contemi. «Le guardie giurate lavorano oggi ancora con le leggi del 1931 quando il “metronotte” andava in bicicletta a controllare le serrande dei magazzini. Oggi noi facciano piantonamenti presso gli enti pubblici e privati più importanti, ed effettuaiamo il servizio dei trasporti valori. Quindi i nostri compiti si sono enormemente accresciuti, abbiamo una formazione specializzata e utilizziamo strumenti sofisticati dal punto di vista tecnologico. Le leggi sono diventate obsolete». Utilizzare pistole anche fuori servizio è lecito per i vigilantes? «Siamo autorizzati a portare l’arma per ventiquatto ore al giorno in tutto il territorio nazionale e quindi per legitima difesa la possiamo usare come qualsiasi altro privato cittadino».

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UF IL MATTINO ed. NAZIONALE 28 dicembre 2004

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