21.9 C
Napoli
venerdì, Maggio 17, 2024
PUBBLICITÀ

Perdere la Champions, maledetta sera! Per il Napoli, senza la competizione europea più importante, sono dolori

PUBBLICITÀ

Sono passati oramai quasi quattro mesi da quella notte del San Paolo, da quel Napoli-Lazio e da quel fatidico errore dal dischetto di Gonzalo Higuain, che costò al Napoli l’esclusione dai preliminari di Champions League e dalla più importante competizione europea per il secondo anno consecutivo. Eh sì perché no va dimenticato che i partenopei, la stagione passata, furono eliminati ai play-off dall’Athletic Bilbao. La partecipazione al più importante palcoscenico calcistico continentale è una fonte di guadagni, non solo economici. Esserci da un mano sul mercato e, per quanto ci si sforzi di negarlo, anche nella gestione del gruppo e dello spogliatoio. E allora ecco quanto e cosa ha perso il Napoli senza la Champions.

Ovviamente partiamo dal lato finanziario. La Coppa dalle grandi orecchie è un salvadanaio ricco, anzi ricchissimo. La sola partecipazione ai gironi frutta qualcosa come 30 milioni di euro, come dimostra lo studio billioneurofootballgame compiuto da Bwin. E poi entrano in gioco, oltre ai diritti tv, agli sponsor e alle partnership, le cosiddette machtday revenues, ossia i ricavi di ogni singola partita giocata. E non vanno dimenticati gli incassi al botteghino. Perché ad un Napoli-Barcellona, ad un Napoli-Real Madrid o ad un Napoli-Manchester United il San Paolo avrebbe fatto registrare, senza alcun dubbio, il tutto esaurito. Dunque molto gravi le perdite dal punto di vista economico per gli azzurri. E allora ecco che si vanno a cercare le cause di tutto ciò. E, parlando di bilanci, c’è una cosa che colpisce, come ha spiegato il giornalista Bellinazzo in un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss: il bilancio 2014 della società di Aurelio De Laurentiis ha registrato un fatturato di quasi 240 milioni. Un qualcosa di eccezionale. E allora la domanda viene automatica: perché, nei mesi che hanno preceduto la sfida con l’Atlhletic Bilbao, l’atteggiamento, in sede di mercato, è stato fin troppo attendista? Rispondere è, forse, abbastanza semplice. Nell’estate precedente, il Napoli aveva acquistato Higuain e Albiol dal Real Madrid, aumentando in maniera evidente le spese di mantenimento della rosa. E quindi non si è voluto fare il passo più lungo della gamba, non avendo la certezza dei ricavi. E i soldi in cassa, salutata la Champions, sono serviti per evitare un buco nel bilancio, perché a quel punto sarebbero stati dolori ancor più pesanti. Non è sempre bello parlare del passato, ma, probabilmente, senza la sconfitta a Bilbao, non ci sarebbe stato nemmeno il rigore di Higuain. O meglio, quell’errore non sarebbe così decisivo. Perché nel calcio, un po’ come in tutte le cose nella vita tutto è indissolubilmente legato da un filo.

PUBBLICITÀ

Con la Champions l’ultimo calciomercato sarebbe stato ben diverso, Higuain non avrebbe continuamente il mal di pancia, Hamsik e Callejon non sarebbero troppe volte accostati ad altre squadre e, quasi sicuramente, sulla panchina partenopea, non ce ne voglia Maurizio Sarri, ci sarebbe stato qualcun altro. Perché il calcio è programmazione, pianificazione e idee, ma, a volte, è legato anche ed episodi. Il rigore di Gonzalo Higuain lo è. Ma è chiaro che dietro si nasconda molto altro. La speranza per il popolo azzurro è che tra qualche mese non si parli più di un semplice penalty. E che l’unico rumore sia quello della musichetta della Champions.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Buone ragioni per comprare un climatizzatore Daikin

Daikin è di certo uno dei brand più affidabili nel settore dei climatizzatori per uso residenziale. Parliamo, infatti, di...

Nella stessa categoria