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venerdì, Maggio 17, 2024
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«QUALIANO, COSI’ GUIDEREMO IL CENTROSINISTRA ALLA VITTORIA»
Intervista a Granata (Margherita): Mancino è il nostro candidato

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QUALIANO. Con il 14 per cento dei consensi ottenuto alle regionali, la Margherita è il secondo partito a Qualiano dopo Forza Italia, il primo del centrosinistra. E per le elezioni amministrative del 2006, la Margherita si candida alla guida dell’Unione. E’ quanto emerge dall’intervista rilasciata dal consigliere Andrea Granata, già candidato per Ppi, Ds e Rifondazione alle scorse comunali. Nella redazione di InterNapoli – intervistato da Ugo Ferrero, Vincenzo Cerchia e Luciano De Leonardis – Granata parla della situazione politica locale, dello “stallo amministrativo”, della sentenza del Tar che ha bocciato il Consiglio comunale. E indica senza indugi il “leader che potrebbe guidare la coalizione al successo”.




Granata, partiamo proprio dal Tar. Il Tribunale ha accolto il ricorso dell’opposizione e ha annullato la delibera con la quale vennero approvati i debiti fuori bilancio. Una grande vittoria per il centrosinistra…

Certo. Ma è anche una grande vittoria della legalità e dei cittadini di Qualiano. Da sempre le nostre iniziative sono improntate all’insegna del rispetto e delle regole. E le delibere approvate in Consiglio il 22 dicembre scorso violavano apertamente lo statuto comunale. In quell’occasione ci rendemmo conto di un palese vizio di forma: e cioè la non curanza dell’articolo 34 del regolamento approvato dalla stessa maggioranza. Secondo questo articolo, il Consiglio Comunale indetto in seduta straordinaria e in prima convocazione, per essere valido assieme alla votazione, necessita del 50 per cento più uno dei consiglieri, escludendo dal computo il Sindaco. Quindi il numero legale è di 11 consiglieri. Invece, quel giorno, il Consiglio approvò i debiti fuori bilancio con solo dieci esponenti. E il sindaco pretendeva pure di avere ragione. Ma la questione non si riduce a semplici vizi di forma. Per noi è ingiusto che i qualianesi debbano essere sottoposti ad ulteriori aggravi fiscali: il peso tributario che sopporta la nostra gente è già troppo alto. Figuriamoci cosa accadrebbe alle tasche dei contribuenti se dovessero sostenere un nuovo mutuo di almeno quindici anni. Ad ogni modo, la cosa più grave è la disattenzione generale della nostra classe dirigente.

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E’ anche vero, però, che non si possono addossare tutte le colpe agli attuali amministratori. I debiti fuori bilancio furono contratti già prima che Schiano venisse eletto.

Nessuno lo mette in dubbio. Ma è bene ricordare qualche altro passaggio. Il nostro sindaco è al governo da quasi nove anni, una vita. Ma anche in passato Schiano e i suoi più stretti collaboratori ebbero ruoli di primo piano nelle vecchie amministrazioni Dc. Non voglio credere che fossero all’oscuro di questi debiti. Dal ’93 (anno in cui furono contratti i debiti) ad oggi sono trascorsi ben 12 anni. La questione, probabilmente, poteva essere risolta già dieci anni fa: e oggi avremmo evitato un mucchio di problemi. Col dissesto economico, infatti, non sarà possibile neanche dare il via ai concorsi per i posti di lavoro nella pianta organica del Comune. E parlo di almeno 100 unità.




Ecco. Se lei fosse alla guida del Comune, come risolverebbe il problema?

Le strade sono tante. Di sicuro punterei ad una transazione pacifica e consensuale con gli interessati. E laddove dovessero emergere responsabilità amministrative, non mi dispiacerebbe che chi ha sbagliato rispondesse in prima persona.




Granata si è appena chiusa la parentesi delle regionali. Per la Margherita è stato un successo senza precedenti…

Sono convinto che a poco a poco stia emergendo la bellezza e la novità di questo partito. Per contenuto e struttura. Credo che la nostra sia l’unica forza capace di mettere insieme tante anime così diverse tra loro.




Secondo partito a Qualiano per numero di voti, primo nel centrosinistra. Una bella responsabilità per la Margherita.

Già. Ad ogni modo l’Unione di centrosinistra è in netta rimonta. Stiamo finalmente superando lo scotto pagato per tanti anni. Il centrosinistra locale, per troppo tempo, è stato troppo spostato a sinistra.




Si spieghi meglio.

Il centrosinistra di Qualiano, ma non solo, ha pagato lo scotto di una grande anomalia. E questo perché, con il sistema bipolare, il mondo cattolico ha deciso di schierarsi a destra. Soltanto una piccola parte dei cattolici ha scelto di stare col Ppi di Marini. E’ stato così fino alla nascita della Margherita. All’interno del nostro partito, oggi, convivono tranquillamente cattolici e laici, ambientalisti e riformisti.



Certo, eppure si parla di una sezione locale abbastanza disomogenea…
Io non parlerei di disomogeneità. Piuttosto la definirei pluralità di soggetti diversi. Che poi significa arricchimento, condivisione. Io non vedo avversari contrapposti all’interno della Margherita, ma vedo soggetti portatori di istanze differenti che possono solo arricchire il partito. E questo, Hegel ci insegna, è un concetto filosofico: da una tesi e da una antitesi nasce una sintesi in cui le istanze iniziali ne escono accresciute, migliorate. Vede, all’interno della Margherita c’è chi viene dal mondo cattolico, chi dalla dc, chi dalla società civile. Insieme possiamo cogliere il meglio dell’esperienza maturata nel corso degli anni.




Certo, ma torniamo al dunque. Cos’è cambiato a Qualiano dopo il voto delle regionali?

Beh, le posso dire che c’è un fuggi fuggi generale dal centrodestra. Gli esponenti del Polo provano a maschere la sconfitta, ma hanno avuto una bastonata senza precedenti.



Il vento è veramente cambiato?

Guardi, il senso di disagio ha raggiunto limiti inimmaginabili fino a qualche anno fa. La gente è stanca di questi amministratori, vuole cambiare. E i motivi per farlo non mancano.




E quali sarebbero?

Basta guardarsi attorno. E’ aumentata la disoccupazione, è aumentato l’impoverimento delle famiglie, l’economia del paese è completamente in ginocchio. E nessuno degli esponenti di maggioranza sarebbe pronto a farsi carico (volontariamente) del Bilancio. Da questa situazione non ci vedo nulla di buono. Piuttosto temo un nuovo ritocco (all’insù, ovviamente) delle tariffe comunali. A partire dall’Ici e dalla tassa sui rifiuti solidi urbani.



Lei che scenario intravede per le prossime amministrative?

Una grande Margherita alla guida di una grande colazione dell’Unione di centrosinistra. Con un candidato sindaco della Margherita. L’augurio che faccio a chi andrà ad amministrare questo Comune si sintetizza in poche parole: più lavoro, più sicurezza sociale, più servizi.



Immagino che l’augurio lo stia rivolgendo anche a sé stesso. Giusto?

Beh, si.



E chi sarebbe il candidato sindaco della Margherita?

Sicuramente Luigi Mancino. E’ lui, oggi, il leader della Margherita, mentre il candidato
del cento sinistra sarà scelto democraticamente dai partiti dell’intera
coalizione.



Lei parla di centrosinistra unito. Ma è davvero così fiducioso? Eppure i precedenti non lasciano ben sperare da questo punto di vista….

Si, sono ottimista. Non è un ottimismo infondato, il mio: si basa sui fatti. I cittadini hanno lanciato un segnale forte e preciso. Vogliono il cambiamento. Di questa esperienza amministrativa sono stanchi.




E lei non sarebbe pronto a ricandidarsi?

Come sindaco? No, non credo. Per questo turno resto in panchina: giocherò il ruolo che la squadra vorrà affidarmi. Di certo, il candidato sindaco del centrosinistra dovrà dedicarsi totalmente alla politica. Senza un impegno costante e continuativo non si va da nessuna parte.



Se la sente di indicare le priorità per Qualiano?

Secondo noi della Margherita occorre eseguire alcune modifiche strutturali. In particolare andrebbero riveste le voci accessorie che hanno fatto lievitare la tassa sui rifiuti: la società mista, ad esempio, proprio non ci convince. Non è una questione di pregiudizio, è l’intera impalcatura che non va. La Qualiano Multiservizi, secondo una nostra stima, pesa sulle tasche dei contribuenti per circa 400mila euro l’anno. Francamente ci sembra un po’ troppo. E poi c’è la questione del Prg. Il nostro Comune conta su un piano di fabbricazione superato da decenni: e avrebbe assolutamente bisogno di un nuovo Piano regolatore per il decollo dell’economia locale. Eppure non si fa nulla per accelerarne i tempi di approvazione. C’è poi la questione dei trasporti: mentre gli altri Comuni dell’hinterland si avvicinano alla stazione di Chiaiano, noi ce ne allontaniamo sempre di più. E la questione degli itinerari culturali: il nostro territorio potrebbe tranquillamente rientrare in un progetto di valorizzazione dei Campi Flegrei. Con la possibilità di accedere a fondi finora inutilizzati e offrire lavoro a tanti giovani. Insomma, le cose da fare sono tantissime. Schiano aveva promesso di rivoluzionare Qualiano. Voleva abolire le tasse, istituire il libretto unico per le imposte, portare il nuovo Prg, costruire l’istituto alberghiero e il palazzotto dello sport. Di tutto questo non ha fatto nulla. E la gente è stanca delle promesse.



Il suo giudizio dell’operato Schiano è del tutto negativo…

Giudico in base ai fatti. Il nostro Comune è diventato un dormitorio dove cresce la delinquenza e la disoccupazione. Il livello di sicurezza sociale è bassissimo, mentre centinaia di cittadini si spostano da Qualiano per trovare lavoro in campagna o nell’edilizia. Eppure ricordo che qualche anno fa la gente degli altri Comuni si spostava da noi per cercare lavoro in questi settori.



Non salva nulla, allora?

Gli attuali amministratori hanno avuto la fortuna di attuare qualche vecchio progetto già finanziato. E lo hanno propagandato come loro. Cosa salverei? Salverei l’impegno di qualche bravo professionista di maggioranza.



A chi si rivolge, in particolare?

Ad una o due persone.




Ci fa qualche nome?
Raffaele De Leonardis, ad esempio. E’ una mente molto valida, ma è sprecato in questa amministrazione. In più di un’occasione ho apprezzato i suoi interventi in materia di programmazione. Ed ha il pregio di esprimere posizioni e giudizi molto autonomi. Cosa che non fanno o non possono fare tanti altri esponenti del centrodestra. Vede, il problema della gestione Schiano è anche questo. Consiglieri e assessori non possono dire quello che pensano, devono limitarsi ad alzare la mano in Consiglio comunale. Qualcuno, addirittura, non ha mai aperto bocca durante le sedute. Ecco, il mio invito è rivolto a quelle persone che si sono stancate di questa gestione autoritaria, che non condividono le posizioni della maggioranza eppure sono ancora incerte se oltrepassare il limite. Il cambiamento improvviso, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, potrebbe sembrare strumentale. Chi, invece, già da tempo ha idee diverse, cominciasse a prendere posizioni da subito, a farsi portavoce di tutte le forze sane.




Granata, è iniziata la campagna acquisti?

Assolutamente no. Ripeto: siamo pronti ad avviare un dialogo con le forze politiche che, sebbene si trovino dall’altro lato, condividono le nostre idee e il nostro progetto. D’altronde la Margherita nasce con un obiettivo chiaro: conciliare idee ed esperienze differenti.




Ecco, le amministrative del 2006. Da tempo si parla di liste civiche…

Non condanno le liste civiche a priori. Ma farei un distinguo. Un conto è la lista civica composta da professionisti che si sono sempre tenuti alla larga dalla politica. Altra cosa è un gruppo di persone già impegnate da lunghi anni in politica che dicono di voler cambiare le loro posizioni, ma al tempo stesso restano in una situazione di incertezza, di attesa. Insomma, qualcuno potrebbe valutare le loro scelte come strumentali.



Come valuta l’opposizione dell’Udc interna al centrodestra?

Guardi, quando c’è bisogno di approvare qualcosa, loro votano tranquillamente. Poi, all’esterno,dicono altro…




Però i debiti fuori bilancio non li hanno approvati…

Questo è vero. Ma la loro opposizione mi sembra esclusivamente verbale. Nei fatti, continuano a sedere tra i banchi della maggioranza.



Tornando alle regionali. Lei ritiene che quello del 3 e 4 aprile scorso sia stato un voto pulito?

Penso di sì. Nella stragrande maggioranza credo sia stato un voto pulito. Questo almeno per quanto riguarda la compagine del centrosinistra. Non ho elementi per affermare lo stesso (o il contrario) per il Polo. Resta un dato di fatto: chi è stato candidato alle regionali e contestualmente era in carica al Comune, avrà potuto esercitate forme di persuasione più “calorose”. Chiamiamole così.




Granata, lei non fa nomi. Eppure, a pochi giorni dal voto, si e’ a lungo parlato di plateali minacce ai danni di esponenti del suo partito, addirittura nella sede della locale Asl. Si tratta di semplici voci?

Qualche voce l’ho sentita anche io. Ma non ho avendo trovato riscontri oggettivi, credo si sia trattato di un semplice chiacchiericcio. Ad ogni modo, se qualcosa del genere fosse realmente accaduto, sono sicuro che polizia e carabinieri avrebbero messo in campo tutte le forze.



E’ un po’ difficile senza una denuncia, non trova?

Bah, staremo a vedere.

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