Mattinata di protesta da parte delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Usb, Ugl e Cisal che rappresentano i lavoratori dell’handling, ovvero i servizi di terra connessi allo smistamento bagagli e per la sicurezza e movimentazione dei passeggeri, per i tagli che sono stati annunciati agli stipendi degli operatori. Un sit in con bandiere, striscioni e slogan contro l’incontro che la GH, una delle due società che gestisce il servizio a Capodichino, ha avuto con i rappresentanti di base e nel quale avvisava delle decurtazioni alle remunerazioni.
I sindacati danno voce al malcontento specificando come, in controtendenza con la crescita esponenziale che sta avendo lo scalo napoletano, per quanto riguarda il numero di passeggeri cresciuto fino a 6 milioni nell’ultimo anno, si usi la parola ‘crisi aziendale’ solo per cercare di toccare gli stipendi e le conquiste ottenute negli ultimi anni dai lavoratori.
Questi ultimi si lamentano anche della gestione che sta avendo la Gesac dell’aeroporto, la quale è l’unica a beneficiare di questa crescita del numero di partenze ed arrivi, senza condividere con coloro che fanno funzionare la struttura, e cioè proprio gli addetti all’handling, i considerevoli guadagni derivati dall’arrivo a Napoli di centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo.
Per far sentire ancora più forte la propria voce è stato annunciato uno sciopero di quattro ore, per la data del 14 maggio prossimo, che potrebbe bloccare lo scalo proprio in un periodo di forte afflusso di passeggeri. Dal canto loro le sigle sindacali sperano in una rapida marcia indietro dell’azienda, in merito agli annunciati tagli, per evitare un’evenienza del genere.