SAN GENNARO VESUVIANO. Il boss della camorra Mario Fabbrocino, 62 anni, è stato arrestato ieri dalla Dia di Napoli a San Giuseppe Vesuviano, nell’abitazione di alcuni conoscenti. Fabbrocino era fuggito dal suo paese la sera del 12 aprile scorso. Poche ore prima la Corte di Assise di Appello di Milano lo aveva condannato all’ergastolo per due omicidi, tra cui quello di Roberto Cutolo jr (figlio del boss Raffaele) ucciso nel 1991 a Tredate (Varese). Fabbrocino, esponente di primo piano della camorra del Vesuviano, fu negli anni Ottanta tra i promotori della Nuova Famiglia e acerrimo rivale di Cutolo. Alla guerra contro la Nco del boss di Ottaviano sono attribuiti numerosi omicidi. Fabbrocino, detto ‘o gravonaro (cioe’ ‘il carbonaio’), fu arrestato nel 1997 in Argentina e successivamente estradato in Italia. Era tornato libero dopo aver scontato una condanna a sette anni di reclusione per traffico di droga. Nei confronti del boss, dopo la fuga, era stato emesso su iniziativa dei magistrati della Dda di Napoli un provvedimento restrittivo per aver disatteso gli obblighi della libertà vigilata. Gli agenti della Dia di Napoli, diretti dal vicequestore Adolfo Grauso, hanno eseguito un’ordinanza di custodia emessa, dopo che il boss si era reso irreperibile, dalla Corte di Assise di Appello di Milano.
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