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lunedì, Maggio 6, 2024
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La sanità negata. Dopo l’addio al 118, la fascia costiera perde anche un altro presidio

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“Alfonso poteva essere ancora tra noi. Si sarebbe potuto salvare se l’ambulanza fosse giunta sul posto in tempi celeri”. Fu questa l’accusa che lanciarono gli amici del 17enne di Casoria morto nella notte di Halloween all’esterno della discoteca ‘Living’ in via Ripuaria a Varcaturo subito dopo l’incidente. Una tragedia che pone ancora una volta l’accento sull’assenza di un presidio sanitario nella zona costiera di Giugliano. E’ dal primo febbraio di quest’anno, infatti, che l’unica ambulanza medicalizzata del 118 presente sul territorio, precisamente in via Domiziana, ha abbandonato il litorale giuglianese. Gli operatori sanitari sono stati trasferiti presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove da quasi 10 mesi sono costretti ad appoggiarsi in una stanza formalmente ‘non autorizzata’.

Dunque prima era più facile e veloce raggiungere i pazienti da soccorrere, adesso i medici del 118 devono partire dall’ospedale Santa Maria delle Grazie che dista 16 chilometri dalla fascia costiera di Giugliano.

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Dopo la chiusura del Psaut di Varcaturo avvenuta 5 anni fa, peraltro ripristinato solo sulla carta da una sentenza del Consiglio di Stato ma non ancora riattivato, lo spostamento dell’ambulanza medicalizzata aveva rappresentato l’ennesima ‘mazzata’ per i residenti della fascia costiera. Come si suol dire, però, le brutte notizie non vengono mai da sole. E’ notizia di questi giorni, infatti, che dal 1 gennaio 2017 scomparirà anche il servizio di diabetologia, come già denunciato dall’associazione Eco della Fascia Costiera,. Il presidio 37 dell’ ASL NA2, in Via Staffetta, a Lago Patria sta per subire dunque la sottrazione di un’altra specialità medica che sarà dislocata in altre città limitrofe nella logica dell’accorpamento che rientra nel piano di “risanamento sanitario regionale”.

Insomma, fra due mesi, i circa 3mila pazienti diabetici presenti solo su Lago Patria, Licola e Varcaturo vedranno scomparire un altro presidio sanitario, oggi è fornito di tutte le specialistiche di riferimento alla patologia diabetica dal servizi prelievi, oculistica, cardiologia, dietologia. “Un vero polo d’eccellenza dal punto di vista medico – come sostenuto dal Coordinamento regionale di Sinistra Italiana -. Ricordiamo che questo Territorio, come tanti altri in Campania, non è servito da mezzi di trasporto che permetterebbero il raggiungimento di altre destinazioni che spesso superano i 20 km e la platea diabetica principalmente riguarda una fascia di età di anziani che non ha sempre facoltà e possibilità di spostamento.
Tutto questo – concludono – non fa altro che indurre a rinunciare alla cura creando ulteriori danni sanitari alle fasce di popolazione meno abbienti è più indifese”.

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