(ANSA) – GIUGLIANO (NAPOLI), 26 AGO
Alcune ruspe sarebbero da questa mattina al lavoro per rimuovere della
sabbia dal letto della foce del Lago Patria, che consente il ricambio
delle acque in una zona che, almeno sulla carta, e’ una riserva
naturale. La denuncia arriva dalla Fiba Confesercenti,
l’organizzazione che raggruppa buona parte degli operatori balneari
della zona, che ha presentato un esposto all’Arpac ed ai carabinieri
della compagnia di Giugliano, denunciando ”l’assenza di ogni
autorizzazione” e ”il pericolo di inquinamento del mare”. ”C’e’ il
rischio – afferma il vicepresidente della Fiba Adolfo Masullo – che
manomettendo la foce del lago si provochi l’afflusso in mare di
migliaia di tonnellate di detriti e agenti inquinanti presenti in
elavate concentrazioni all’interno del lago. Ci auguriamo che si
intervenga al piu’ presto per impedire una nuova catastrofe
ambientale”. Un intervento della polizia ambientale provinciale e
del commissario straordinario del comune di Giugliano ”per bloccare i
lavori abusivi” e’ stato chiesto dall’assessore provinciale di
Rifondazione Comunista Corrado Gabriele. YZQ-GUI/BOR26-AGO-02 13:26 NNNN