Un Napoli cinico e fortunato (vedi goal di Calaiò su paperone di Santoni) batte 3 a 1 lo Spezia al San Paolo davanti ai suoi quasi ventimila abbonati che hanno avuto l’accesso allo stadio grazie al gran lavoro fatto dalla società azzurra, che è riuscita a completare l’installazione dei primi tornelli a poche ore dall’inizio del match.
Il presidente De Laurentis è stato presente ai varchi dello stadio sin dalle 13:30 a supervisionare l’afflusso dei supporter azzurri, ringraziati poi, poco prima del fischio di inizio, con un piccolo intervento al microfono dello speaker del San Paolo, diffuso dagli amplificatori dello stadio.
Napoli-Spezia è tutta nel secondo tempo, dopo due minuti i padroni di casa vanno in vantaggio con Bogliacino, poi subito dopo l’espulsione di Confalone, lo Spezia pareggia con Colombo, Santoni e Calaiò fanno il resto, infine Bucchi fissa il 3 a 1.
Edy Reya conferma lo stesso Napoli di Trieste, con Gianello in porta e Bucchi preferito a Calaiò.
I liguri bianconeri, a cui la classifica di certo non sorride, si presentano al San Paolo con le tre punte, Colombo, Guidetti e Guzman, in difesa l’ex capitano azzurro Gennaro Scarlato.
I primi 30’ sono di marca azzurra, ma è tuttavia lo Spezia ad andare più vicino al goal, prima con Colombo che mette clamorosamente a lato su un cross velenoso dalla destra, poi con Confalone che mette fuori un rigore in movimento, infine Guzman gira di testa con il pallone che finisce alto.
Nella ripresa il Napoli parte in quinta e trova subito il vantaggio: Trotta, subentrato a Grava, lavora un buon pallone sulla destra, crossa al centro dove pesca Bogliacino che in torsione, senza neanche saltare, trova la via del goal. Al 5’, Confalone, già ammonito nel primo tempo, entra male su Gatti e l’arbitro Giannoccaro lo espelle. La partita sembra essere chiusa e forse anche il Napoli lo pensa, così la difesa azzurra si addormenta e permette a Colombo di lanciare Guidetti, Gianello respinge il suo tiro ma ancora Colombo è il più lesto di tutti a ribadire in goal. Il Napoli cerca di rialzarsi e comincia il suo assedio, al 14’ Trotta si coordina a volo dalla distanza ma il pallone esce anche se di poco. Reya infoltisce il suo attacco con l’inserimento di Calaiò per Dalla Bona, dopo poco il tecnico friulano deve rinunciare a Trotta che a causa di un risentimento muscolare esce di scena per Garics. Gli azzurri continuano ad attaccare, ma lo Spezia in contropiede è micidiale, al 27’ Guzman trova un corridoio per Guidetti, il Napoli è scoperto è così il salvataggio di Bogliacino sul capitano ospite vale quanto un goal, sul capovolgimento di fronte, Calaiò ha sulla testa il pallone del vantaggio ma la punta azzurra non inquadra lo specchio. Al 33’ Domizzi spara da fuori ma Santoni fa buona guardia. Lo Spezia inizia già ad assaporare un punticino d’oro, ma la sciagurata uscita di Santoni, che si fa sfuggire il pallone dalle mani, su un cross innocuo di Savini, consente a Calaiò di appoggiare in rete. Lo Spezia prova a riorganizzare la sua controffensiva, ma l’errore di Santoni pesa come un macigno, tanto è che gli ospiti capitolano definitivamente al 47’ quando una caparbia azione di Savini spiana la strada per il tris di Bucchi che batte Santoni in uscita, dopo un minuto ancora Bucchi rinnova il duello con il portiere ospite ma stavolta ha la meglio quest’ultimo. Per lo Spezia adesso non c’è più tempo per riorganizzarsi perché Giannoccaro fischia la fine. A fine gara c’è tempo soltanto per lo sfogo ai microfoni di De Laurentis che sconfessa il sistema calcio moderno, proponendo come modello la sua idea di NBA.
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