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mercoledì, Aprile 24, 2024
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MARANO: UNA ”TAVOLA ROTONDA” CONTRO LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA

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“Morire per cambiare? No, cambiare per non morire”. Queste le parole con cui don Luigi Merola – parroco di Forcella, da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata – ha esordito all’Open Day tenutosi ieri presso l’istituto comprensivo Socrate di Marano. Una “tavola rotonda” , un incontro-dibattito con autorità e giovani studenti per discutere dei temi caldi, caldissimi, della criminalità organizzata. “Il primo volto che lo stato assume è quello degli insegnanti – secondo il dirigente scolastico Armida Scarpa – La scuola è un’agenzia formativa istituzionalmente tesa al recupero del senso del vivere sociale e della legalità”. “Bisogna cambiare atteggiamento – fa eco don Merola – Combattiamo assieme senza avere paura, perché chill sembrano forti e potenti. Ma s’fanno sotto e’ paura quando alziamo la voce. Ricordiamoci che la camorra non da lavoro, ma precariato. Quando sono arrivato a Forcella ho visto tutte quelle telecamere, ed ho pensato che lo stato era davvero molto vicino al territorio. Poi ho scoperto che le telecamere erano della mala. Tutti mi dicevano di non parlare, di stare zitto. Eppure come si può stare zitti quando tutto quello che mangiamo – mozzarella, salumi, prodotti dei centri commerciali – sono gestiti da quel giro? Dobbiamo parlare, cambiare atteggiamento. Partendo dal nostro piccolo quotidiano. Napoli è sporca? E chi è che la inquina? Facciamo schifo anche noi cittadini, che per fare la spesa prendiamo la macchina, che buttiamo l’immondizia ogni 15 minuti”. Parla forte Merola, alza la voce con semplicità ma senza mezzi termini, tuonando tagliente contro la criminalità organizzata. Proprio come tutte le autorità intervenute ieri al dibattito, da Corrado Gabriele (assessore regionale alla pubblica istruzione) a Marina De Blasio (referente provinciale alla legalità), Salvatore Perrotta (sindaco di Marano), Emanuele Meneleo (comandante della tenenza dei carabinieri di Marano), Gaetano Granata (comandante della polizia municipale), Maria Gentile (assessore comunale alla pubblica istruzione), Biagio Iacolare (presidente del consiglio d’istituto), Derrio (preside della facoltà di medicina e chirurgia alla sun), Gennaro Nuvoletta (fratello di Salvatore, il carabiniere di Marano ucciso qualche anni fa dalla mala). Grandi assenti, invece, Roberto Saviano – autore del celebre Gomorra – ed Ermanno Corsi – presidente dell’albo dei giornalisti della Campania. Un incontro lungo quello di ieri sera, frutto di un percorso formativo articolato che ha coinvolto tutti gli studenti del Socrate. Proprio alle spalle del tavolo delle autorità un grosso muro, eretto dai ragazzi, stava a sottolineare la voglia e l’ impegno a “lasciare fuori tutto ciò che limiti la libertà”. Un “muro della legalità” insomma, fatto degli “ideali su cui costruire un futuro migliore”.

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