Più che Democratici di Sinistra per la sezione di Giugliano-centro la sigla Ds potrebbe tradursi in “Dove Sono?” . Sì, perché quello che si è svolto nelle giornate di sabato e domenica presso la ex Chiesa delle Concezioniste più che un congresso di uno dei maggiori partiti della politica italiana sembrava una riunione fra pochi intimi. Davvero scarsa la partecipazione sia degli iscritti al partito di Fassino, che conta a Giugliano circa 630 tesserati, che di tutta la cittadinanza, invitata attraverso i manifesti a prender parte. Si contavano poco più di 30 persone. “ I conti non tornano, ricostruiamo il partito”, questo era lo slogan campeggiante sui manifesti che pubblicizzavano nei giorni scorsi il congresso sui muri della città. Ma come i conti non tornavano prima del congresso tanto più sembra confusa la situazione,oggi, all’interno del partito, soprattutto guardando al modo con cui è stato organizzato e si è svolto. Modalità che sembrano dirla tutta sullo stato di disorganizzazione che regna all’interno dei DS giuglianesi. All’apertura dei lavori, sabato mattina, era presente la classe dirigenziale del partito, che ormai da anni si trova senza un segretario. Mancavano però sia i rappresentanti provinciali che dovevano presentare le tre mozioni del partito(per Fassino, Angius e Mussi) che il garante. Veniva da chiedersi se i componenti di partito fossero stati o meno informati del congresso in corso. Dopo la letture della relazione congressuale introduttiva, si è dovuti-giocoforza- passare ai saluti delle altre forze politiche cittadine invitate al dibattito. A prendere per primo la parola è stato Gennaro Porcaro Sdi, seguito dal segretario di Rifondazione, Giuseppe Mariniello e da Pietro Ciccarelli (Fi).
Il segretario Sdi Porcaro ha subito messo le cose in chiaro, affermando che «Il centro sinistra giuglianese si è appiattito e con rammarico devo constatare che anche il grande partito dei Ds vive questa crisi. Spero- ha concluso- riusciate a trovare l’antidoto a questo virus per attuare una buona politica». Sulla stessa linea il segretario Prc, Mariniello:«A breve si verificherà la nascita di un nuovo soggetto che delineerà le future alleanze del centro sinistra. Ci sono già state le prime avvisaglie, per niente positive. Spero che questo nuovo soggetto politico contribuirà a creare nuove modalità di relazione non legate solo ad ambizioni di “poltrone”. Il nostro partito- conclude Mariniello- viene da una secolare alleanza con i Ds e non è stato piacevole sentire un mancato sostegno alle nostre istanza. Spero che la politica torni ad avere il giusto spazio».
Infine è stata la volta di Pietro Ciccarelli, capogruppo di Fi in consiglio comunale. Ciccarelli ha sottolineato il bisogno di superare quella distinzione fra politica ed amministrazione, auspicandosi che:« In consiglio comunale si prendano decisioni all’unanimità, superarando le singole visioni partitiche e personalistiche della politica». E’ iniziata poi la presentazione della mozione Mussi da parte del rappresentante provinciale Festa. Si è poi proseguiti con l’intervento del consigliere regionale Peppe Russo, relatore della mozione Angius, che ha asserito l’urgenza,« per il partito dei Ds, di una nuova spinta riformatrice che sia in grado di affrontare i cambiamenti che il mondo globalizzato oggi ci impone sempre più velocemente».
Si sono infine tenute, nel corso della mattinata di domenica, le votazioni sulle tre mozioni che hanno visto prevalere con il 53% quella di Fassino, seguita dalla mozione Angius( 44%) e Mussi(3%).
ANTONIO MANGIONE
IOLANDA STELLA CORRADINO
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