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martedì, Maggio 21, 2024
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CALCIO, SERIE B: IL NAPOLI RITROVA I TIFOSI, MA NON CONVINCE

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Dopo due mesi il Napoli ritrova Napoli, perché il San Paolo in seguito alla supervisione a cui era stato sottoposto giovedì, apre definitivamente le porte per 53.000 tifosi azzurri, compresi ovviamente i ventimila abbonati. Dopo cinque mesi, invece, Edy Reya rivede i suoi schemi e sceglie le tre punte: De Zerbi, Calaiò e Bucchi; (cosa che non accadeva dalla partita di andata contro il Crotone, praticamente un girone fa) con la solita difesa composta da Grava, Cannavaro, Maldonado, Domizzi e Savini ed un centrocampo tutto uruguagio con Amodio e Bogliacino.
Il Bari di Giuseppe Materazzi deve fare a meno dei suoi senatori; gli infortunati Ganci, Santoruvo e Carrus, e punta sui giovani: in difesa Belmonte, un 87’, compone il pacchetto arretrato assieme a Milani, Pianu e Micolucci, a centrocampo altri due baby , si tratta di Fiorentino ed Eramo rispettivamente classe 88’ed 89’, in avanti il tridente mascherato con Tabbiani,Vignaroli e Sgrigna.
Il Napoli sembra più autoritario nei primi minuti, Calaiò, allo stesso modo, pare assai ispirato ed al 13’ confeziona la prima occasione azzurra, ma il suo tapin a centro area su invito di Savini non inquadra la porta, poi alla mezzora è ancora la punta siciliana a sparare da fuori con il pallone a lato.
Il Bari resta a guardare, mentre il Napoli fa la partita ma non si fa pericoloso; la minaccia più grossa per Gillet arriva allo scoccare del 35’ quando una bella punizione di Bucchi fa la barba al palo.I partenopei danno l’impressione di poter mano mano ingranare la marcia e portarsi in vantaggio, ma come succede spesso nel calcio, quando sembra poter accadere qualcosa accade praticamente il contrario, è quello che succede al 38’ quando il Bari si porta in vantaggio con un eurogol del giovanissimo Eramo che dallo spigolo destro appena fuori dall’area di rigore azzurra fa partire un destro ad incrociare che fulmina Iezzo; subito dopo la rete Eramo lascia il campo per Carozza, visto che il tecnico pugliese aveva deciso il cambio tattico già prima del gol.
La ripresa è tutta un assedio azzurro, Reya cambia e lascia Savini negli spogliatoi per Dalla Bona, dopo nove minuti toglie De Zerbi per Trotta, al 19’ anche l’avvicendamento Bucchi-Sosa. Il Napoli prova a chiudere subito il Bari nella sua area, ma al 18’ trema quando Vignaroli a tu per tu con Iezzo lo supera ma tra lui ed il gol c’è Cannavaro che in scivolata evita il ko. Il Napoli deve rispondere, la squadra di Reya è generosa ma confusionaria, spinge ma non crea nulla, il San.Paolo inizia a rumoreggiare.Bogliacino fa gli straordinari, Trotta sulla destra cambia il volto alla squadra, Grava al 30’ scuote i suoi ;il suo sinistro a giro da fuori area ha il sapore del grande fascino ma Gillet compie il miracolo, due minuti e il Napoli pareggia, sempre Trotta sulla destra mette in mezzo, Calaiò spizza di testa, sul secondo palo irrompe Bogliacino il sinistro a volo buca Gillet e proprio sotto la curva B rievoca tanto il gol contro la Juve, Grava ha voglia di vincere e va a prendere il pallone nella porta, il terzino azzurro è già ammonito scatta il secondo giallo di Gervasoni, sacrosanto e da regolamento, e il Napoli rimane in dieci.
Nel momento migliore, quello più entusiasmante, manca la spinta sulla destra, ma il cuore c’è sempre; dopo due minuti dal gol del pareggio Domizzi scende sulla sinistra e tocca al centro per Amodio il momento è propizio ma Nicolas da posizione favorevolissima spara alle stelle. Il Napoli prova a vincere ma la fatica si fa sentire, il cuore pulsa sempre più forte le gambe vengono meno, inoltre giocatori del Bari spezzettano più volte il gioco, rimanendo spesso e volentieri a terra infortunati per poi rialzarsi, in particolar modo è Tabbiani a suscitare l’ira della panchina azzurra; allora Sosa fa “volontariato” e prende la barella a bordocampo per soccorrere il centrocampista pugliese, Gervasoni redarguisce verbalemente il Pampa. Nel recupero il Napoli rischia grosso, ma Rajcic su cross proprio di Tabbiani trova l’opposizione di Iezzo e il risultato non cambia.
Tre punti nelle ultime quattro gare, tre pareggi e una sconfitta a Crotone, il Genoa è distaccato di due punti, la bagar in zona promozione è da brividi con otto squadre in cinque punti, il calendario sulla carta è sfavorevole al Napoli con tutti gli scontri diretti fuori casa , a cominciare da venerdi a Bologna, ma il team di Reya non molla ed è sempre li pronto a lottare fino all’ultima giornata al Marassi contro il Geona.

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