GIUGLIANO – Ospedale San Giuliano, una boccata d’ossigeno. Sono già al lavoro i primi sette dei venti infermieri che entro gennaio saranno assunti nei reparti dell’ospedale cittadino. Erano mesi che dirigenti e amministratori sollecitavano un intervento per sopperire alla cronica mancanza di personale. I sette rientrano nel gruppo di dieci che ha risposto all´appello per la mobilità interna. Lavoreranno nei due reparti “difficili” del nosocomio: camera operatoria e pronto soccorso. Una volta messi al lavoro tutti i 20 nuovi infermieri, i carichi di lavoro del personale già in forza all´ospedale dovrebbero essere ridotti. “Ho voluto incontrare i rappresentanti sindacali perché hanno il termometro delle condizioni in cui si lavora in quest´ospedale –spiega il direttore sanitario, Enzo Pio Comune – e insieme abbiamo stabilito che le prime sette unità fossero destinate al potenziamento del personale di pronto soccorso e della camera operatoria”. Al San Giuliano si vive in continua emergenza. Si fatica troppo spesso a fronteggiare le esigenze di oltre 300 mila utenti, dal comprensorio giuglianese e dall’agro aversano. E’ dall’estate scorsa che sanitari e pazienti sono costretti a vivere tra i cantieri. Si aspetta infatti l’inaugurazione del nuovo padiglione, prevista a gennaio (salvo ulteriori rinvii). Resta da realizzare l’impianto di telefonia e il corridoio di collegamento con la radiologia.
La struttura ospiterà provvisoriamente anche il pronto soccorso, in attesa che quello attuale venga ristrutturato. Il reparto delle emergenze, una volta riorganizzato, è destinato a occupare un’area di quasi 800 metri quadrati: un intervento necessario per soddisfare le necessità sanitarie di un territorio di oltre 120 kmq. Nella nuova struttura prenderanno posto Medicina Generale e Chirurgia Generale. Poi Ortopedia, Ostetricia e Pediatria. Si potenzia Ginecologia, i cui posti letto passeranno da 20 a 32 per far fronte gli oltre mille parti annuali. In totale saranno attivati 70 nuovi posti- letto
