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Sacerdote picchiato in chiesa per 40 euro

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Aggredito e picchiato per 40 euro. Protagonista della brutta storia, il vice parroco della S. Massimiliano Kolbe, don Antimo Meles. Il suo aggressore è Armando Moraca, 32enne residente a Giugliano. Don Antimo se l’è cavata con 4 punti al labbro superiore, mentre Armando Moraca è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Giugliano e condotto al carcere di Poggioreale per i reati di tentata estorsione aggravata e continuata. Tutto è accaduto venerdì sera intorno alle 18.45. Il 32enne si è recato presso la chiesa di via Pigna, a Casacelle, per estorcere e minacciare, come era solito fare da qualche mese, i due parroci della Kolbe, don Gerardo e don Antimo. Moraca però ha trovato solo il vice, ed approfittando della momentanea solitudine ha cominciato ad inveire e minacciare il giovane parroco chiedendogli 40 euro. Alla resistenza del parroco non ha esitato a picchiarlo violentemente, sferrandogli due pugni sul volto. Accortisi delle urla, il segretario ed il collaboratore della parrocchia sono corsi subito in aiuto del vice parroco. Nell’agitazione di quegli attimi, hanno tentato di fermare Moraca, che si è divincolato dalla presa dei due e si è dileguato lungo via Pigna. I due uomini sono subito corsi in aiuto del parroco che sanguinava vistosamente al labbro superiore e lo hanno condotto presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano. «È da mesi che quell’uomo, ubriaco o drogato, veniva a chiederci denaro minacciandoci – ha raccontato don Antimo – diceva a me ed a don Gerardo, che se avessimo avvertito i carabinieri ci avrebbe picchiato. Non abbiamo mai ceduto al suo ricatto – e continua – Ora sto bene, solo tanto spavento, ma sono i rischi del mestiere. Ci sono persone che hanno davvero bisogno di denaro lui lo voleva per bere e per drogarsi». Tanto spavento per i fedeli che si sono stretti intorno a don Antimo dimostrandogli affetto e solidarietà. La stessa perpetua della Kolbe non si da pace: «Io sono sempre qui, non mi allontano mai. Venerdì sera ero momentaneamente fuori dalle stanze. Non ho potuto far nulla». «Neanche in chiesa si sta tranquilli – dicono con un po’ di scoramento alcuni fedeli in attesa della messa del sabato pomeriggio – Hanno aggredito addirittura il parroco». Raccolta la denuncia di don Antimo, gli agenti hanno subito individuato l’abitazione di Moraca. Giunti in via Don Bosco, a Casacelle, hanno bussato alla porta dell’uomo che vive con moglie e tre figli. Ad aprire alle forze dell’ordine è stata la consorte di Moraca che ha tentato di convincere gli agenti che il marito non fosse in casa. Ma l’uomo era nascosto nell’armadio della camera da letto. Scovato nel suo nascondiglio è stato condotto al carcere di Poggioreale. Intanto scoppia la polemica ed i fedeli della Kolbe ed i cittadini del quartiere Casacelle chiedono più protezione. «Non esiste solo Giugliano centro – dichiara Lello Fanelli, consigliere della circoscrizione Casacelle – Qui vicino c’è anche la caserma ma non ci sentiamo abbandonati lo stesso».



CRISTINA LIGUORI – IL MATTINO 25 FEBBRAIO 2007

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