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“A distanza di quasi venti anni Gelsomina Verde sta ancora aspettando che le venga riconosciuto lo status di vittima innocente della camorra, è morta per non avere collaborato con la criminalità organizzata che per questo l’ha uccisa”. Sono più arrabbiati che addolorati Anna Lucarelli e Francesco Verde, madre e il fratello di Gelsomina Verde, presenti oggi in tribunale a Napoli insieme con il loro avvocato, Liana Nesta, per il processo che vede sul banco degli imputati le due persone che, secondo la DDA di Napoli, prelevarono la ragazza prima che venisse assassinata nell’ambito della prima faida di Scampia.