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venerdì, Marzo 29, 2024
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Auto contro la folla ed armi: arrestato a Napoli terrorista islamico pronto a colpire

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Un immigrato del Gambia è stato arrestato in provincia di Napoli con l’accusa di terrorismo di matrice islamica. Era stato addestrato nei campi della Libia per colpire e portare a termine azioni terroristiche, usare armi da fuoco, esplosivi, coltelli, e uccidere con gli automezzi un’auto contro la folla. Il suo nome è Sillah Osman, 34 anni,  era sbarcato in Sicilia ed era arrivato a Napoli dopo una lunga permanenza in Puglia, ospitato in un centro accoglienza. L’uomo è stato fermato nei giorni scorsi dal Dipartimento antiterrorismo della Procura di Napoli grazie alle indagini della Digos e dei Ros coordinate dal pm Gianfranco Scarfò. Il decreto di fermo è stato convalidato dal gip.

Al nuovo arresto si è arrivati anche grazie alla collaborazione di un altro gambiano, Alagie Touray arrestato a Napoli lo scorso aprile nel corso di un’operazione antiterrorismo condotta da polizia e carabinieri. A quanto si è appreso dalle indagini coordinate dalla Procura sarebbe emerso il progetto di un attentato con un’auto. L’uomo aveva chiesto asilo politico ma la pratica per la concessione era ancora in valutazione.

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L’uomo avrebbe ammesso di aver ricevuto la richiesta di lanciarsi con un’auto sulla folla. Si chiama Alagie Touray, 21 anni, ed era sbarcato a Messina con altre centinaia di migranti il 22 marzo 2017. Da un anno risiedeva a Pozzuoli (Napoli).

IL PROGETTO

Un’auto contro la folla, un attentato terroristico secondo un copione già sperimentato in altre città europee. È quanto emerge dal provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Napoli che ha tratto in arresto il cittadino gambiano. Una circostanza smentita dal presunto terrorista in sede di interrogatorio. L’uomo ha infatti sostenuto di aver respinto il progetto di usare un’auto contro la folla.

A suo carico c’è un video in cui il giovane giura fedeltà al califfo Al Baghdadi. Il video è stato pubblicato su Telegram, e sempre tramite Telegram il 21enne avrebbe ricevuto la richiesta di lanciarsi sulla folla a bordo di un’auto. Sulla stessa chat Touray chiedeva ai confratelli islamici di pregare per lui: «Sono in missione», scriveva. È stato fermato all’uscita della moschea di Licola.

 

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