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venerdì, Aprile 26, 2024
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Alessandro morto in sella alla moto regalata dal papà, aveva solo 16 anni

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Grave lutto sconvolge Chioggia, piccola cittadina in provincia di Venezia. Alessandro Spanio, un ragazzo di soli 16 anni, è stato travolto e ucciso, nella notte tra lunedì e martedì, mentre era in sella alla sua moto. A regalargliela era stato il papà.

Quest’estata, come si legge su Il Gazzettino, stava cominciando a riservargli tante soddisfazioni. Il giovane infatti, 17 anni da compiere ad agosto, aveva cominciato a frequentaersi con una ragazza e aveva trovato un lavoretto estivo in spiaggia. La scelta, poi, approvata dai genitori, di cambiare indirizzo dopo il primo biennio di nautico all’Itis Righi.

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Il fratello minore, Gianluca, lo ricorda così: “Era dolce, spensierato, educato, gentile, solare e, a suo modo, riservato”. Alessandro, però, aveva cominciato a farsi voler bene anche dai clienti del camping sul quale aveva iniziato a lavorare, sistemando i lettini e gli ombrelloni per i bagnanti. “Proprio il pomeriggio prima dell’incidente, mi ha portato il lettino in spiaggia. Abbiamo parlato del caldo. Un ragazzo molto gentile e tranquillo”, ricorda una cliente. “Mai visto un ragazzo così gentile e così buono, tutti lo apprezzavamo per il suo buon carattere, al limite della timidezza. Siamo rimasti tutti scossi dalla notizia e cercheremo, in qualche modo, di essere vicini alla famiglia” raccontano invece i gestori del camping.

La scelta di trovarsi un piccolo lavoretto estivo era nata dalla volontà di ripagare la fiducia dei genitori che, solo poche settimane fa, gli avevano regalato un moto 50cc. Con il mezzo a due ruote Alessandro si spostava per andare a lavoro o scendere con gli amici e la sua ragazza. Nonostante fosse molto riservato, il 16enne amava trascorrere il tempo libero insieme ai suoi amici ed è stato proprio tornando da casa di uno di loro che è stato travolto e ucciso da un Fiat Doblò. “Non era uno che correva o uno spericolato, era sempre prudente e attento. Bastava guardare il suo sorriso per capirne il carattere, era timido e gentile allo stesso tempo”, le parole del cugino Marco.

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