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venerdì, Aprile 26, 2024
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Assolti in primo grado, il pm della DDA fa appello: “Il gruppo delle Palazzine va condannato”

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Chiusa una partita, se ne apre un’altra. Il Pm della DDA di Napoli, Dott.ssa Antonella Serio, ha appellato la sentenza emessa lo scorso 19 settembre sul clan delle Palazzine a Giugliano, Scissionisti del clan Mallardo. Una sentenza che ha fatto scalpore poiché ha visto gli imputati assolti dalle accuse perché il fatto non sussiste. Il Giudice ritenne non raggiunta, oltre ogni ragionevole dubbio, la prova della sussistenza del fatto per non aver rinvenuto in fatto tutti gli elementi strutturali minimi per aversi una associazione di narcotraffico”, emergendo dalle indagini solo la “sicura volontà degli imputati di violare l’ordine del capozona, riattivare un gruppo amato di vendite di stupefacenti anche fuori dal Comune giuglianese. Il Giudice ritiene provato esclusivamente un “comportamento preparatorio, individuato nel fatto che DI BIASE Michele abbia consegnato al figlio Aniello ed a MELE Giuseppe la somma di 100.000 raro per avviare un’attività di vendita stabile di sostanze stupefacenti, tuttavia conclude nel senso che non vi sia la prova che tale compra preparatorio “si sia concretizzato in una azione di programmazione con ripartizione di compiti, con la conseguenze che non risulta valicata quella soglia minima di condotta che renderebbe offensivo, e quindi punibile, un atto preparatorio, ciò, evidentememe, anche in considerazione dal fatto che “con non vi sono stati sequestri, non vi sono stati arresti in flagrante, non vi sono state perquisizioni”.
Secondo il Pm della DDA le conclusioni cui giunge il Giudice “appaiono censurabili perché non rispondenti agli elementi investigativi posti alla sua attenzione. Ed infatti, vi é in atto un’assoluta e certa prova del fatto che la volontà degli imputati di avviare un’attività di commercio di sostanze stupefacenti si sia poi effettivamente concretizzata”. A base della sua tesi il Pm ricorda le intercettazioni tra gli imputati e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che secondo l’accusa andrebbero a dimostrare che ci sia stata l’organizzazione per la vendita della droga e che non abbia avuto vita breve.
Questo l’esito del primo grado
Processo celebrato con rito abbreviato, Tribunale di Napoli GUP Fabio Provvisier. 
Sentenza del 19.09.2019:
TUTTI ASSOLTI
– Barbato Davide difeso
– Chiariello Domenico
 – Cuciniello Ernesto
– di biase Aniello
– Di Nardo Francesco
Mele Giuseppe
 Panico Crescenzo
 Sarracino Francesco
Richieste di condanna del pubblico ministero della DDA:
Barbato Davide anni 12 Mesi 6
11 anni Chiariello Domenico
12 anni Cuciniello Ernesto
14 anni m6 di biase Aniello
Di Nardo Francesco 12 anni
Mele Giuseppe  16
12 anni Panico Crescenzo
12 anni Sarracino Francesco
Collegio difensivo avvocati Celestino Gentile, Alfonso Palumbo, Michele Giametta, Salvatore Cacciapuoti, Luigi Poziello, Alessandro Caserta, Rocco Ascanio, Leopoldo Perone
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