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martedì, Aprile 30, 2024
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Cambia il reddito di cittadinanza già a settembre, 350 euro al mese

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L’ultimo decreto lavoro del governo Meloni ha disposto due contributi che si preparano a sostituire il Reddito di Cittadinanza dal gennaio 2024. La novità riguarda gli “occupabili” e si chiama “supporto per la formazione e il lavoro. Invece l’Assegno di inclusione è riservato solo a famiglie con minori, disabili o anziani. Questo sostegno sarà riservato ai cosiddetti occupabili: partirà il primo settembre 2023 e sarà costituito da un’indennità di 350 euro al mese corrisposti mediante bonifico dell’Inps per un massimo di 12 mesi non rinnovabili.

I REQUISITI

Può percepirlo chi ha un’età compresa fra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta e un Isee familiare non superiore a 6mila euro l’anno. Il beneficiario può anche far parte di un nucleo familiare che percepisce l’assegno di inclusione. Può essere percepito anche da più persone dello stesso nucleo familiare ma solo per il periodo in cui si è attivi. Bisognerà rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Dovrebbe riguardare le famiglie monocomponenti che finora hanno ricevuto il reddito o la pensione di cittadinanza. Se si escludono gli over 60 e i disabili si potrebbe trattare di oltre 300mila persone.

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PROGETTI UTILI ALLA COLLETIVITA’

Verrà pagato solo a chi partecipa a programmi di formazione, qualificazione o riqualificazione professionale o progetti utili alla collettività. Nelle misure di supporto rientra anche il servizio civile universale. L’interessato è tenuto a rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.

Dopo aver stipulato il patto di servizio il soggetto può ricevere offerte di lavoro, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, ovvero essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati ma può anche autonomamente individuare progetti di formazione ai quali essere ammesso.

Per ottenere il beneficio mensile l’interessato deve aderire alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma, almeno ogni novanta giorni, ai servizi competenti, anche in via telematica, della partecipazione a tali attività.

Assegno di inclusione

È riservato alle famiglie in situazione di povertà nelle quali ci sono componenti minori, disabili o anziani. Può arrivare fino a 500 euro al mese in caso di redditi nulli moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,3 in caso di disabili nel nucleo (quindi fino a 1.150 euro al mese). A questi si potranno aggiungere 280 euro per l’affitto.
Scatta dal primo gennaio 2024 e viene erogato per 18 mesi. Può essere rinnovato dopo 1 mese di stop, per altri 12 mesi.

Per avere l’assegno bisogna avere un Isee non superiore a 9.360 euro e un reddito inferiore a 6mila euro sempre moltiplicati per la scala di equivalenza. Bisogna essere residenti in Italia e si deve effettuare l’iscrizione presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) e firmare un patto di attivazione digitale.

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