Droga al Parco Verde, anche il processo d’appello conferma, a grandi linee, l’orientamento della Procura e stabilisce oltre tre secoli di carcere per i ras e gregari dei Sautto-Ciccarelli, gruppo che si era affermato a Caivano negli scorsi anni. Importante riduzione di pena per Luigi Nicoletti e Marco Amato: i due ras, grazie all’avvocato Rocco Maria Spina, sono riusciti ad ottenere rispettivamente il riconoscimento del vincolo di continuazione con altre quattro e due sentenze. Nicoletti ha così rimediato 14 anni mentre Amato 10 anni e quattro mesi. L’avvocato Spina ha ottenuto un altro importante risultato con Emilio Russo e Mario Russo che sono passati dai vent’anni del primo grado a 14 anni e quattro mesi. Altri risultati degni di nota le riduzioni per Ciro Lucarelli e Antonio Andreozzi: i due ras, abilmente difesi dall’avvocato Leopoldo Perone, hanno rimediato rispettivamente 13 anni e quattro mesi e sei anni. Tra le altre condannespiccano i 27 anni per Nicola Sautto poi Carmine Buonavolontà 9 anni e sette mesi, Pasquale Caruso 9 anni e 11 mesi, Andrea Chiacchio 8 anni, Antonio Cocci 5 anni e otto mesi, Raffaele Cocci 13 anni e quattro mesi, Salvatore Costanzo 8 anni, Pasquale Cotroneo 11 anni e sei mesi, Antonio Cozzolino 4 anni, Alessandro Crispino 8 anni, Ciro Cuomo 4 anni e otto mesi, Natascia Di Bartolo 6 anni e quattro mesi, Pietro Esposito 8 anni, Salvatore Fiammingo 10 anni e otto mesi, Domenico Fiorillo 9 anni, Giuseppe Gelato 9 anni, Ciro Iaccarino 10 anni, Domenico Iaccarino 13 anni e quattro mesi, Francesco Iorio 13 anni e sei mesi, Cristofaro Iuorio 4 anni e due mesi, Pietro Iuorio 9 anni, Antonio Liguori 8 anni, Gennaro Masi 11 anni, Nunzio Montesano 4 anni, Andrea Oliviero 9 anni, Luigi Perez 9 anni e due mesi, Vincenzo Perez 9 anni, Antonio Russo 15 anni.
L’inchiesta sulla mala del Parco Verde
L’indagine consentì di localizzare proprio nel Parco Verde una vera e propria costellazione di punti-vendita di droghe di diversa natura e qualità, attiva tutti i giorni dell’anno e a tutte le ore del giorno e della notte, considerata, nel complesso, come una della “piazze di spaccio” a cielo aperto più grandi d’Europa e di rinvenire e sottoporre a sequestro ingenti quantità di stupefacente di vario genere. Molti altri gruppi criminali, anche provenienti da altre province della Campania, come i clan casertani di Marcianise, acquistavano kobret, cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana, a Caivano, soprattutto da lei. Il giro d’affari complessivo era particolarmente ingente: circa 100mila euro al mese, secondo le stime degli investigatori.