Tra pochi giorni si terrà l’udienza che vede coinvolti 14 indagati tra politici, amministratori e imprenditori accusati a vario titolo di turbativa d’asta, frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, corruzione in atti d’ufficio ed estorsione per l’appalto dei rifiuti del 2011 a Giugliano ed i rapporti con la camorra.
Dell’inchiesta ne abbiamo scritto in diversi articoli:
I fatti si riferiscono al 2011, dopo 8 lunghi anni di indagine la procura è arrivata ad un punto di svolta. Oltre 1300 le pagine il faldone dell’inchiesta a cui hanno contribuito ben 3 pentiti del clan Mallardo.
A giorni si terrà al’udienza preliminare durante la quale si deciderà se rinviarli a giudizio o meno. Tra i retroscena raccontati dai pentiti c’è anche quello del rifornimento dei camion dei rifiuti presso pompe di benzina di riferimento del clan. A parlarne è stato il pentito Pirozzi: “Gli automezzi della SENESI si rifornivano di gasolio presso un distributore situato a via Casacelle..omissis (un politico locale) si era accordato con affinché il rifornimento degli automezzi fosse effettuato proprio questo distributore, in tal modo da consentire introiti ulteriori al clan MALLARDO”.