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giovedì, Maggio 2, 2024
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Bus precipitato a Capri, un passeggero: “Emanuele è morto per salvarci”

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Iniziano ad emergere le prime testimonianze sull’incidente del bus a Capri in cui ha perso tragicamente la vita il giovane papà napoletano Emanuele Melillo. Un passeggero ha chiarito a Il Mattino quelli che potrebbero essere stati gli ultimi istanti di vita dell’autista, prima che il mezzo precipitasse dalla ringhiera panoramica.

Bus precipitato a Capri, un passeggero: “Emanuele Melillo è morto per salvarci”

Secondo quanto riportato da il testimone, Emanuele avrebbe fatto di tutto per salvare la vita sua, dei passeggeri e di quanti erano nelle vicinanze. A causare l’incidente sarebbe stato un guasto tecnico (una ruota che slitta e sbanda), con l’autista che avrebbe fatto di tutto per fermare la marcia del mezzo ed evitare quanto poi purtroppo accaduto. Di sicuro, è stato vigile fino alla fine, tanto da inarcarsi sulla sinistra, appoggiando la testa sul finestrino del lato guida, per controsterzare, per provare – con uno sforzo impossibile – a deviare il corso del bus che stava precipitando dal lato destro della carreggiata.

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Incidente mortale a Capri, ipotesi elicottero per la rimozione del bus

Non si esclude la possibilità che il minibus, precipitato giovedì scorso a Capri, possa essere rimosso con un elicottero. E’ durata l’intera mattinata, infatti, il sopralluogo sul luogo dell’incidente a cui hanno preso parte il sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Tittaferrante, il sindaco di Capri Marino Lembo, il consulente della Procura l’ingegnere Alessandro Lima, i tecnici comunali e un nucleo di vigili del fuoco, rappresentati dall’ispettore della direzione regionale dei vigili del fuoco della Campania Strazzullo, dal capogruppo del Soccorso Alpino Fluviale, Aniello Veropalumbo, e dal gruppo speciale degli elicotteristi.

COME SPOSTARLO DAL LIDO?

L’obiettivo è spostare il minibus dallo stabilimento balneare dove è caduto ad un’altra località dove eseguire le perizie. L’obiettivo resta accertare le cause dell’incidente che avrebbe anche provocato la morte di Emanuele Mellillo oltre al ferimento di una ventina di persone. Dopo circa quattro ore sotto un sole cocente, il magistrato ha paventato l’ipotesi. Quest’ultimo ha presenziato al sopralluogo e che dovrà dare la sua autorizzazione.

ELICOTTERO SPECIALIZZATO

Ad entrare in azione potrebbe essere un elicottero speciale attrezzato con una specifica base sulla quale posizionare la carcassa dell’autobus. Un’operazione che potrebbe essere resa possibile solo dopo aver fatto spazio rimuovendo le cabine e altre strutture presenti nello stabilimento balneare.

Una volta prelevato, l’autobus verrebbe portato verso l’altra ala portuale, quella del porto turistico. Dopodiché sarà collocato su un mezzo marittimo che lo trasferirà a Napoli nei locali della polizia giudiziaria dove resterà a disposizione di periti e magistrati. La giornata prosegue, poi, con l’incontro tra le amministrazioni comunali e l’Atc.

 

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