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venerdì, Aprile 26, 2024
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Vite travolte dalla faida di Scampia, luci e ombre sull’omicidio di Carmela Attrice

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La faida di Scampia ha avuto una effetto devastante sulla vita sociale di Napoli nord, infatti, cittadine e quartieri partenopei hanno pagato un conto salatissimo tra morti innocenti e famiglie distrutte dall’inaudita ferocia del clan Di Lauro e il cartello degli Scissionisti.  Prima dello scontro armato gli esponenti dei due gruppi vivevano sotto l’egida del capoclan Paolo. Ciruzzo ‘o Milionario, però, decise di lasciare il potere ai figli a causa della sua latitanza, ma quella scelta non fu accettata dai suoi storici capi-piazza. Quella rottura passò alla storia come la prima faida di Scampia: un’escalation criminale che si lasciò dietro una lunga scia di sangue.

LA MORTE DI CARMELA ATTRICE

Carmela Attrice aveva due colpe, seconda una visione stragista del clan: essere la mamma di Francesco Barone, detto ‘o Russo, che secondo gli uomini dei Di Lauro si stava avvicinando ad un esponente dei Marino, clan che aderì al cartello scissionista; non abbandonare la case nelle Case Celesti, zona che i Milionari decisero mantenere in pugno a tutti i costi.

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Enorme eco mediatico ebbe l’omicidio di Carmela Attrice: si trattò della seconda donna uccisa nella faida dopo Gelsomina Verde. Tra i cunicoli delle Case Celesti ci fu l’agguato del 15 gennaio 2005, proprio nel pieno della sanguinosa contesa per il controllo delle piazze di spaccio. L’episodio destò particolare clamore nazionale e internazionale, poiché la donna non era un’affiliata alla camorra. Carmela venne attirata con un pretesto sul ballatoio e freddata da diversi colpi di pistola.

La sanguinosa vicenda fu raccontata nel film Gomorra, forse in una delle scene più strazianti. Fu la cantante-attrice Maria Nazionale a prestare la voce e il volto a Carmela.

GLI SVILUPPI GIUDIZIARI SULL’OMICIDIO

La storia dell’omicidio di Carmela Attrice ha, però, un seguito e forse un epilogo ancora tutto da scrivere. Lo scorso maggio, infatti, sono stati rinviati a giudizio, come mandante ed esecutore materiale, Cosimo Di Lauro e Mario Buono (già condannato per l’omicidio dell’innocente Attilio Romanò, per omicidio Attrice indagato anche Luigi Giannino a sua volta deceduto).

Il nuovo percorso giudiziario si è aperto dopo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia tra cui Pasquale Riccio, ex soldato del clan Abbinante del Rione Monterosa che ha partecipato a diverse azioni di sangue durante gli anni delle guerre: “I ragazzi che sono stati condannati sono estranei a quell’agguato. Da carcerati sono stati abbandonati dai Di Lauro e per questo Gennaro Marino continua a pagarli perché non hanno mai accusato nessuno e non si sono mai tirati indietro, come segno di riconoscenza e fedeltà. Faccio riferimento in particolare a Michele Tavassi che stava nella mia stessa sezione a Santa Maria Capua Vetere.

Dichiarazioni seguite da quelle di altri pentiti come Maurizio Prestieri e Rosario Guarino. L’ex braccio destro di Paolo Di Lauro è stato il primo a puntare il dito contro il primogenito di Ciruzzo ‘o Milionario spiegando che: “Cosimo aveva ordinato anche questo omicidio”. 

Più circostanziato, invece, il resoconto dell’ex ras della Vanella Grassi secondo cui: “Per quanto riguarda l’omicidio di Carmela Attrice mi dissero che lo specchiettista era stato fatto da un ragazzo chiamato Michelino perché sembra un topolino, piccolo e nero, ma non conoscevano chi aveva composto il gruppo di fuoco. Io invece conosco le persone che spararono perché mi venne detto da Luigi Giannino, Cutaletta, che mi disse che quelli che erano in carcere per l’omicidio di Carmela Attrice non c’entravano niente, poiché gli esecutori materiali erano lui e Mario Buono.

L’ARRESTO DEL FIGLIO E LA MORTE DEL NIPOTE DI CARMELA

Nel dicembre 2012 i carabinieri arrestarono Francesco Barone a Casavatore perché era ritenuto un affiliato del clan Marino: il figlio di Carmela finì in manette per resistenza a pubblico ufficiale.

L’11 agosto 2010 i colpi dei killer uccisero Francesco Attrice in via Ghisleri a Scampia. Il nipote di Carmela stava passeggiando in strada quando venne raggiunto dai sicari poco prima dell’Oasi del Buon Pastore: il 30enne venne colpito da diversi proiettili alla testa.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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