Emergono nuovo dettagli legati all’inchiesta sulla struttura per anziani “Istituto Europeo per la Terza Età“. Gli inquirenti stanno indagando sui maltrattamenti e le gravi omissioni subite dagli ospiti della struttura. Stando a quanto si legge sul Corriere della Sera, l’amministratore della casa di riposo avrebbe tentato, tramite operazioni illecite, di accaparrarsi l’eredità di una donna ospitata nell’Istituto.
L’uomo, S.S., secondo la Procura avrebbe tentato di ottenere la completa disponibilità del patrimonio dell’anziana attraverso un falso testamento e una serie di manovre legali e mediche. Per l’accusa l’amministratore, approfittando delle fragili condizioni mentali in cui versava l’anziana, avrebbe prodotto un testamento retrodatato, designandosi come unico erede del patrimonio della signora. Per ottenere il riconoscimento legale, sono stati coinvolti anche un avvocato e un medico legale incaricati di confermare la piena capacità mentale della donna al momento dell’ipotetica stesura del documento.
Ospiti e anziani maltrattati all’ “Istituto Europeo per la Terza Età“ [ARTICOLO 29/10/2024]
I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, con il supporto del Gruppo per la Tutela della Salute di Napoli e del Comando Provinciale di Salerno, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di dieci misure cautelari personali disposta dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica, per reati di sequestro di persona e maltrattamenti.
In taluni casi aggravati dall’aver commesso – si legge in una nota – “fatti in danno di persone affette da disabilità, di aver approfittato di circostanze di persona tali da minorare la privata difesa, che a cagione delle loro condizioni psichiche, familiari e sociali, non avevano modo di chiedere aiuto o di denunciare l’accaduto, fatti questi che si sarebbero verificati nella struttura residenziale Istituto Europeo della Terza Età”.
Anziani maltrattati e legati su letti pieni di urina, 10 indagati nella casa di riposo a Salerno
L’ipotesi accusatoria – allo stato condivisa dal giudicante ma suscettibile di diverse valutazioni nelle successive fasi di giudizio – avrebbe portato alla luce i maltrattamenti nei confronti di alcuni anziani ospiti che venivano legati alla sedia a rotelle o al letto con stracci e vecchi maglioni lasciati nel letto intriso di urina o solo con il pannolone.
Dalle indagini sarebbero emerse gravi deficienze della struttura, sia in termini di carenze nell’organico da punto di vista numerico che di qualificazione professionale, sia da un punto di vista strutturale per riscaldamento non funzionante e mancanza di acqua calda, sarebbe emersa una gestione volta alla massimizzazione dei profitti, motivo per il quale venivano ospitati anziani affetti da qualsiasi patologia, alcuni anche in fin di vita. In tale contesto sarebbe emersa la figura di un uomo, S.S le sue iniziali, il quale, sebbene privo di cariche formali, costitutiva il dominus della struttura.
“Il provvedimento cautelare – conclude la nota – è ovviamente suscettibile di impugnazione e le accuse così formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento”.
Indagati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari:
S.S nato a Montecorvino Rovella (SA) il 18.11.1960
Indagati sottoposti alla misura del divieto di esercitare imprese e di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese:
C.K nata a Schwenningen (D) il 26.08.1966
Indagati sottoposti dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
D.G.G nato ad Acerno (SA) il 28.09.1964
Indagati sottoposti alla misura cautelare del divieto di esercitare la professione di operatore socio sanitario per la durata di anni uno
D.S.R nato a Salerno il 25.10.1990,
P.C nata a Salerno il 13.03.1976,
S.S nato a Sarno (SA) il 14.06.1971,
M.G nata a Salerno il 06.08.1971,
T. C. nata a Verona il 05.09.1968,
A.R.E nata a Salerno il 24.08.1972,
R.D nata a Salerno il 24.01.2003.