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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Caso di colera in Italia, l’uomo aveva mangiato cozze crude: scatta l’allerta

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Dopo l’accertamento del caso di colera in Sardegna l’equipe medica è alla ricerca dei fattori che hanno rimesso in auge la malattia che si credeva debellata. L’ultimo caso di colera risaliva, infatti, al 1994 a Bari, esclusi i vari contagi da sempre presenti nei paesi in via di sviluppo. Da qualche giorno però anche in Italia un uomo di 71 anni ha risentito degli effetti dell’infezione. Si crede che il problema provenga dall’ingerimento di cozze crude. 

Indagini in atto 

Dopo 50 anni dall’ultimo caso di colera in Italia, spunta un nuovo contagiato in Sardegna. Il 71enne colpito dall’infezione è ad oggi in cura all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. I medici stanno indagando sulle fonti che avrebbero conseguito l’insurrezione della malattia. Si ricercano indizi nelle verdure o nelle cozze che l’uomo avrebbe ingerito. Particolare attenzione è riservata anche all’acqua del pozzo e alla rete fognaria dell’orto che l’uomo cura nelle campagne di Arbus. Ciò che per il momento è certo è l’individuazione del vibrione del colera. Attualmente, in assenza di dati concreti nell’isola continuano gli approfondimenti. Grande responsabilità viene consegnata a Roma, all’Istituto superiore di Sanità, dove gli studiosi stanno tentando di comprendere di quale sierotipo si tratti.

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Rischio epidemia colerica?   

Buoni presupposti per quanto riguarda la circoscrizione del colera. Tutti i contatti dell’uomo sono sani e non hanno accusato sintomi. Sulla base di ciò il rischio di un’epidemia sembra sventato ma la ricerca del nucleo infettivo è ancora fonte di discussione e incertezza. “Il servizio Igiene pubblica della Asl di Sanluri, che ha competenza sulla zona di Arbus dove vive il paziente, sta facendo controlli a tappeto, dichiara Goffredo Angioni, che alla Asl di Cagliari dirige il reparto Malattie infettive e ha in cura il 71enne.

Tra le possibilità per il momento prese in considerazione risulta possibile, secondo le parole del paziente, che la contrazione dell’ infezione pervenga dall’ingerimento di cozze crude. Eppure questa è solo una traccia mediocre da seguire in quando non è detto che proprio tali frutti di mare abbiano provocato la manifestazione del colera. Si prendono in considerazione anche alte ipotesi come quella che l’uomo possa aver avuto dei contatti con persone che provengono da luoghi dove la malattia è da sempre una realtà.

 

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