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giovedì, Aprile 25, 2024
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Cavalli di ritorno tra Casoria e Afragola, svelata la tecnica: “Vieni qua…”

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E’ grazie alle telecamere ed alle cimici posizionate all’esterno di un garage a Casoria, riconducibile ai fratelli Bencivenga, che i carabinieri sono riusciti a ricostruire una serie di estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti. L’inchiesta ha portato all’arresto di 8 soggetti e sotto inchiesta altre 19 persone, accusate di appartenere al clan Moccia

Le vittime, secondo le indagini, erano minacciate con modalità camorristiche e costrette a “finanziare” le casse del sodalizio con ingenti versamenti periodici. Violenze, quelle messe in atto, anche nel settore delle pompe funebri dove un imprenditore ha fatto esplodere una bomba per imporre la chiusura ad una ditta concorrente; minacce ad un altro titolare per non aprire una sede ad Afragola.

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Le indagini fanno riferimento agli anni 2013 e 2014 ed è uno stralcio di un’indagine più ampia. “Il garage era un importante punto di riferimento per i soggetti del gruppo”, sottolineano i magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Cavalli di ritorno

“Il garage era il luogo di ritrovo nonché luogo presso cui si recavano eventuali vittime di furto di auto anche al fine di contrattare la somma per la restituzione dell’autovettura dubata”. La tecnica era la seguente: una volta rubato gli indagati consultavano la carta di circolazione ed appunti vari, quasi sempre rinvenuti nell’abitacolo, per estrapolarne i dati identificativi del proprietario ed individuarne il luogo di residenza, nonché risalire ad eventuali utenze telefoniche attraverso le quali poterlo contattare al fine di richiedere somma per la restituzione del bene. In caso di esito positivo, ricevuto il “pagamento- l’autovettura viene “riconsegnata”, fornendo l’indicazione alla vittima del luogo ove potrà rinvenire il veicolo”. 

In carcere sono finiti Raffaele AVERSANO, Raffaele BENCIVENGA, Mauro BENCIVENGA,Giuseppe BEVILACQUA, Tommaso CASTALDO, Giustino DE ROSA, Davide FERRARA Dario PISCITELLI. 

Indagati a vario titolo: Aniello Barbato (di Afragola), Carlo Barbato (di Afragola), Mariano Barbato (di Afragola), Gennaro Bassolino (di Afragola), Giovanni Bassolino(di Afragola), Domenico Caiazzo (di Casavatore), Salvatore Caiazzo (di Casavatore), Amilcare Cervo (di Casoria), Antonio Cervo (di Casoria), Sabato Felli (di Casoria), Ciro Gallo (di Frattamaggiore), Giuseppe Gallo (di Cardito), Sandro Iannotta (di Sant’Agata de’ Goti), Federico Maldarelli (di Casoria), Carmine Pacilio (di Acerra), Roberto Sodano (di Casoria), Mario Sollo (di Casoria), Pasquale Varriale (di Casoria), Mauro Viziola (di Casoria).

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