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Altra incisiva e ottima brillante operazione condotta dalla Polizia Penitenziaria in servizio nella casa di reclusione di Aversa, in tema di prevenzione. In data odierna un detenuto italiano rientrante in carcere da un permesso premio usufruito e concesso dall’AG. competente per buona condotta, occultava un micro cellulare nell’ano, scoperto dalla Polizia Penitenziaria al momento della perquisizione, con l’ausilio del metal detector. Il comportamento intenzionale posto in essere dal detenuto che doveva far rientro in carcere dopo il predetto beneficio, comportera’ solo una timida sanzione disciplinare per violazione delle regole penitenziarie, poiche’ il cellulare è solo un oggetto non consentito dal regolamento, tuttavia utilissimo per curare rapporti esterni e comodamente fare estorsioni,ordinare omicidi rapine o gestire traffici di droga.
tuttavia per l’amministrazione penitenziaria che guarda al problema con la solita’ superficialita’ senza adottare contromisure e proposte legislative per comprimere il dilagante fenomeno affinché l’introduzione di telefonini divenga un reato penale. Un plauso ai Poliziotti Penitenziari operanti coadiuvati dagli ispettori e comandante di Reparto sotto la guida della dirigente dottoressa Mauro, anche nel compimento degli atti successivi al sequestro e il conseguenziale deferimento all’A.G. e agli organi superiori. Segretario regionale OSAPP Palmieri
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