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sabato, Aprile 27, 2024
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In Cina milioni di cittadini tornano in lockdown, allarme in 41 città

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In Cina, il Paese della tolleranza zero contro il Covid, milioni di persone sono ritornate in lockdown. Le severe misure del presidente Xi Jinping stanno minando l’economia del colosso asiatico. Quasi una “politica del terrore” quella della Repubblica Popolare cinese nei confronti del Covid, infatti, lo stop alle attività commerciali e civili viene richiesta al minimo ‘campanello d’allarme’, difatti, in alcune regioni cinesi sono bastati “solo” 5 casi per tornare in lockdown.

Le severe scelte di Xi Jinping

Nel Paese dove “tutto cominciò” resta ancora una grande paura, lo spettro del 2020 pare non aver ancora abbandonato gli incubi del presidente cinese. Se ad un primo “ascolto” del repentino ritorno in lockdown di alcune regioni cinesi Xi Jinping pare solo avere estrema premura per il suo Paese ad un “orecchio più attento” arriva l’eco delle controindicazioni. Il più attento sembra proprio essere il popolo cinese, nonché le borse del mondo che vedono i numeri dei più grandi mercati del colosso asiatico in ribasso.

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Le “controindicazioni” dei lockdown

Le misure applicate in alcune città cinesi per contrastare la possibile avanzata del virus hanno fatto storcere il naso a molti. Immagini di bimbi lontani dai genitori, interi distretti sottoposti a tamponi in file lunghissime, servizi di consegna viveri in rilento e di conseguenza civili in difficoltà, animali soppressi ed addirittura suicidi. Queste le immagini di pochi mesi fa quando il presidente era di nuovo ricorso a “misure urgenti”. La Cina ha un numero elevatissimo di abitanti e, soprattutto di densità di popolazione. Nelle zone più umili di alcune regioni infatti monolocali ed a volte addirittura stanze diventano “casa” di molti nuclei.

Queste strutture rendono ovviamente difficile la convivenza sia in presenza di positivi che in obbligo di seguire le improvvise regole del presidente applicate per frenare il terrore. Questo si aggiunge all’evidente danno all’economia cinese. Infatti mesi e mesi di chiusure altalenanti dei mercati ed addirittura di intere città stanno creando varie “zone d’ombra” nell’economia del paese .

I nuovi lockdown cinesi

Questa volta ad essere sottoposti all’ennesimo lockdown sono città industriali come: Shenzhen, Guangzhou, Dalian, Chengdu e Shijiazhuang. Nella città cinese di Dalian, che conta 6milioni di abitanti, circa la metà è in un lockdown che durerà 5 giorni. A Shenzhen, nel Guangdong almeno 4 distretti, circa 9 milioni di residenti, sono il lockdown. A Guangzhou capoluogo del Guangdong alcune zone sono in lockdown fino a sabato per 5 contagi locali rilevati martedì. Secondo quanto riportato dai media statali sempre a Guangzhou la riapertura di asili nido, scuole primarie, medie e superiori è stata rimandata e sospesi i corsi già iniziati. Anche metropolitane e servizi autobus sono stati interrotti.

Il rischio per l’economia 

Le continue chiusure, però, stanno minando notevolmente all’economia del paese. Non solo nella quotidianità di ogni civile che si vede da un giorno all’altro impossibilitato nell’andare a lavoro ma anche nel PIL cinese. Secondo Capital Economics infatti 41 città, responsabili di circa il 32% del PIL nazionale, sono “vittime” delle misure restrittive. Anche la stessa Pechino, indubbiamente meno colpita dalle riforme, non è del tutto esclusa dalle controindicazioni della “tolleranza zero”. I viaggi in entrata ed uscita dalla capitale sono infatti notevolmente diminuiti e i suoi abitanti vengono sottoposti a tampone quasi quotidianamente.

La Cina è inoltre anche “immersa” nei preparativi dello storico Congresso. Il XX Congresso del partito comunista è, infatti, atteso per il prossimo 16 ottobre motivo per cui a Xi Jinping preme che gli abitanti della capitale siano sottoposti a tamponi continui. Le scelte del presidente stanno facendo storcere il naso a molti. Le domande sono varie: è davvero necessario, dopo i vaccini, ricorrere a chiusure ferree per così pochi casi? quanto stanno mettendo a rischio la serenità della vita di tutti i giorni le scelte di Xi Jinping?

Lunedì un think tank cinese, Anbound Research Center, sostiene che i lockdown stiano minando notevolmente all’economia cinese. “Prevenire il rischio di stallo economico dovrebbe essere il compito prioritario” ha dichiarato il think tank continuando: “È tempo che la Cina adegui le sue politiche di controllo e prevenzione dei virus”.

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