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giovedì, Aprile 25, 2024
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Il lockdown mette in ginocchio Shanghai, bambini separati dai genitori e famiglie senza cibo 

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Shanghai in ginocchio dopo le regole per il contenimento dei contagi covid, le rivolte dei cittadini diventano sempre più violente: aggressioni e bambini tolti ai genitori. I residenti di Shanghai sono obbligati ad un rigido lockdown dallo scorso 28 marzo. Sono ormai giorni che online circolano video che mostrano l’umore dei cittadini di Shanghai e delle forze dell’ordine. Proteste trasformatesi in vere e proprie risse, la situazione nella città sembra ormai incontenibile. I video incriminati sono spesso preceduti da un’avviso: “presenza di contenuti sensibili”, le immagini infatti non sono sempre facili da guardare.

Il malcontento di Shanghai 

Gli animali di coloro che sono risultati positivi chiusi in sacchi per la soppressione, risse e bimbi tolti ai genitori: Shanghai sembra aver perso il controllo. La Cina è uno dei paesi con le politiche più rigide al mondo, potremmo azzardare a dire in generale, ma nel particolare in questo caso sulle regole da contenimento covid. La linea dei contagi zero è definita come: “l’unica via per uscire dall’attuale complessa situazione” in un editoriale pubblicato oggi dal Global Times.

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Shanghai è effettivamente al centro di una nuova ondata covid, superando quota 26mila casi, oltre 25mila dei quali asintomatici. Sono stati realizzati centri d’isolamento che possono ospitare circa 160 mila persone. Ma la linea dura attuata non sembra dare l’effetto sperato nemmeno tra i numeri del contagio e peggio ancora tra l’umore dei cittadini. Anche il bilancio economico a seguito del pugno duro sembra risentire negativamente delle nuove regole.

Uno dei problemi sviluppatosi che ha spinto maggiormente i cittadini alla ribellione è quello delle consegne alimentari. I servizi di delivery sono infatti andati in tilt e molte persone sono rimaste senza viveri, questo li ha spinti a violare la quarantena per andare a ribellarsi. La richiesta di viveri è sempre più grande e nonostante l’intervento delle autorità locali la domanda d’alimenti non frena. Echeggiano le urla dei cittadini: “vogliamo lavoro, vogliamo libertà” che hanno violato la quarantena domiciliare per ribadire la loro posizione.

Bambini tolti ai genitori e cure negate 

Una delle situazioni più difficili da gestire è quella dei bambini separati dai genitori. Chi risulta positivo infatti non può trascorrere la quarantena dentro le mura domestiche sono infatti costretti al ricovero in una struttura apposita. Questo costringe ad una separazione forzata con i propri figli, bambini troppo piccoli per poter prendersi cura di se stessi autonomamente, senza trascurare la traumatica risposta emotiva che può derivare da una separazione genitoriale.

Sembra crollare da tutti i punti di vista la situazione cinese, anche la sanità risente delle riforme proibitive. La CNN ha citato il caso di un uomo, affetto di cancro allo stomaco, al quale è stato rigettato il permesso per uscire dalla propria abitazione, impedendogli così il ricovero per effettuare la chemioterapia. Una malattia da tenere sotto controllo, da combattere giorno per giorno, eppure a quell’uomo è stata vietata una cura tanto invasiva quanto fondamentale per la sua salute.

Un altro caso quello “raccontato” dalle immagini di un video dove una donna urla ad un paramedico in un’autoambulanza di prestarle il defibrillatore. Macchinario che avrebbe dovuto usare per aiutare un’uomo affetto da asma. Il paramedico la ignora e con freddezza alza il finestrino per non sentirla. Il paziente asmatico è in seguito morto. Anche le stesse strutture covid hanno molte problematiche di gestione. Dai disinfettanti mancanti alla corsa per accaparrarsi una coperta, vige il malcontento generale ovunque nella città.

Il monito americano 

La crisi covid fa paura anche agli Stati Uniti che ha ordinato il rientro di tutto il personale non essenziale di far rientro nel paese a stelle e strisce. Il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price ha dichiarato che i diplomatici statunitensi hanno sollevato: “preoccupazioni per la sicurezza e il benessere dei cittadini americani con i funzionari cinesi“.

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