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venerdì, Aprile 19, 2024
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Coronavirus in Italia, il vice ministro Silieri: “Non dovrebbe esserci seconda ondata”

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Torniamo finalmente a respirare, la situazione va meglio. Anche dopo le riaperture, la paura di una seconda ondata del coronavirus non sembrerebbe esserci. Le misure sono rispettate, dal distanziamento al lavaggio delle mani, tuttavia serve un monitoraggio attento“. Lo ha detto il ministro della Salute Pierpaolo Sileri intervenendo al programma Centocittà su Rai Radio1.
“Avere l’agognato vaccino contro il Coronavirus consentirà di limitare i danni, è prematuro pensare di poterlo già avere a settembre ma potrebbe arrivare per fine anno o inizio 2021” ha specificato Sileri aggiungendo che, in relazione all’accordo con Oxford, “l’Italia non ha acquistato dosi di vaccino che ancora non ci sono, ma insieme con altri Paesi europei ha firmato un accordo per continuare a sostenere questa ricerca“.

Dopo oltre quattro mesi di pandemia conclamata, il coronavirus nasconde ancora numerosi aspetti di sé. Molte le ricerche in atto da parte di prestigiose università, talvolta in disaccordo tra loro. Come accaduto sui dispositivi di protezione individuale, anche sulla recidiva del virus sono emerse opinioni opposte. Se da un lato in molti sono sicuri che con l’autunno sia quasi sicura una ricomparsa del coronavirus, specialmente al sud, le parole di Silieri pongono nuovi dubbi.

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Coronavirus: il vaccino

Vaccino anti coronavirus, il consulente del ministero alla Salute Walter Ricciardi dice che le prime persone a cui verrà somministrato saranno i medici e gli anziani. «I primi a ricevere il vaccino saranno i lavoratori della sanità. E poi le persone a rischio, per età o perché colpite da certe patologie, e le forze dell’ordine». Dopo, toccherà a tutti gli altri. Le prime dosi, se gli studi clinici arriveranno in fondo, saranno somministrate tra novembre e dicembre. E’ quanto dichiarato in una intervista a Repubblica Walter Ricciardi, consulente del ministero alla Salute che ha seguito la partita vaccino. Quest’ultima viene preparata con i colleghi di Francia, Germania e Olanda il contratto con AstraZeneca.

Il vaccino in fase di sperimentazione avanzata

Alla domanda perché la scelta sia ricaduta su AstraZenecaRicciardi risponde: «Il loro è il vaccino in fase di sperimentazione più avanzata, cioè nella 2. Lo stanno provando su 10 mila volontari. Rispetto agli altri gruppi che lavorano sullo stesso obiettivo hanno almeno sei mesi di vantaggio». «Anche se in questo momento nessuno può dire al 100 per cento che arriveranno in fondo – spiega Ricciardi -, se lo faranno potremo avere le prime dosi alla fine di quest’anno». «Produrremo qui il vaccino – fa quindi sapere -. E l’accordo con Germania, Francia e Olanda ci consentirà di non restare indietro». «Partecipiamo alle spese per la ricerca e a quelle per la produzione – chiarisce -. Alla fine otterremo le dosi a prezzo di costo».

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