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mercoledì, Maggio 22, 2024
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Rapina al centro scommesse, sconto di pena per un 41enne di Giugliano

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D’Alterio Nicola, giuglianese classe ’83, era imputato per una rapina consumata pluriaggravata di un centro scommesse SNAI di Aversa. In compagnia di un presunto complice portó via l’intero incasso, che ammontava a circa 15 mila euro.

Venne condannato in primo grado dal GUP del Tribunale di Napoli Nord Dottoressa Vera Iaselli alla pena di anni 3 mesi 8 di reclusione.

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La Corte di Appello di Napoli, sesta sezione penale, Presidente Dottoressa Vecchione, accogliendo l’arringa dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, ha ridotto la pena ad anni 3 mesi 4 di reclusione, con riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.

D’Alterio Nicola giuglianese aveva visto aprirsi le porte del penitenziario di Poggioreale; il GIP del Tribunale di Napoli Nord Dott. Simone Farina, su istanza dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, gli ha concesso gli arresti domiciliari, nonostante il parere contrario del pubblico ministero Dott. Fabio Sozio.

Il fatto

La rapina alla sala scommesse “Snai” sita ad Aversa in Viale Gramsci, è avvenuta sotto l’occhio della videocamera di sorveglianza all’interno del locale e quelle presenti in zona: ripresa minuto per minuto, a distanza di tre mesi gli autori in carcere.
L’indagine è stata condotta dalla Polizia di Stato di Caserta — Squadra Mobile, con la collaborazione del Commissariato di P.S. di Aversa, che ha eseguito una custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di D’Alterio Nicola e Micillo Salvatore, ritenuti gravemente indiziati del delitto di rapina aggravata.

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, il 5 maggio 2022, nel punto scommesse di Viale Gramsci, un uomo con volto travisato da uno scalda collo, entrava nel locale puntando una pistola contro un avventore presente in sala, approfittando della porta spalancata, si introduceva all’interno della sala casse, dove da una commessa si faceva consegnare la somma di 11.400,00 euro, frutto dell’incasso del giorno precedente, dandosi poi alla fuga.
Le immediate attività d’indagine, sviluppate dagli investigatori della Squadra Mobile, permettevano di rilevare che il rapinatore era giunto in zona mediante un’autovettura che aveva parcheggiato in una stradina poco distante, con la quale si era successivamente dileguato dal posto. Gli investigatori, appuravano che, la stessa macchina era transitata in zona anche in alcuni frangenti precedenti a quelli della rapina, evidentemente al fine di effettuare dei sopralluoghi preliminari, e in tale circostanza si nell’auto c’erano due persone.
È ancora da accertare la responsabilità dei due arrestati, che

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