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mercoledì, Maggio 1, 2024
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«Dammi il cellulare o ti uccido», rapinatore fermato al centro di Napoli

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«Dammi il cellulare o ti uccido». Avrebbe detto queste parole Abdelali Hamssas, fermato a Napoli la scorsa sera dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione generale della questura. A raccontarlo agli agenti una delle sue vittime con i poliziotti che, in poco tempo, sono riusciti a bloccarlo. Non solo. Hamssas è ritenuto responsabile di un altro raid ai danni di un bengalese residente nella zona di Porta Nolana. Quest’ultimo ha rimediato una serie di coltellate alla schiena tanto da restare in codice rosso per 24 ore. Sono stati gli uomini della volante 7 dell’Ufficio Prevenzione Generale a bloccarlo sottoponendolo a fermo di polizia giudiziaria perchè indiziato del delitto per rapina, tentata e consumata e lesioni gravi.

Bloccato a Napoli dopo due raid

Il primo raid di Hamsass è avvenuto a Napoli in via Pironti, all’incrocio con il corso Umberto dove il 21enne ha fornito ai poliziotti una descrizione dell’uomo:«Era alto circa un metro e 80-85, aveva un cappello da baseball, una t-shirt bianca, pantaloncini e delle scarpe rosse. Mi ha intimato di consegnare il telefono, al mio rifiuto mi ha pugnalato alla schiena». Passa circa un’ora e mezza e dal corso Umberto, angolo via Duomo, un’altra segnalazione di aggressione a scopo di rapina. Questa volta la vittima è un italiano. Anche lui fornisce agli agenti lo stesso identikit. In poche ore Hamssas è assicurato alla giustizia.

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