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giovedì, Maggio 2, 2024
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Deceduto l’uomo che si era lanciato sui binari della Circumflegrea: “Luca non ti dimenticheremo”

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Ieri mattina, un uomo si era buttato sui binari della Circumflegrea al passaggio del treno, nel tentativo di compiere l’estremo gesto. Per permettere i soccorsi avevano interrotto la linea nel tratto tra Quarto e Soccavo. Tuttavia, purtroppo, nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari, l’uomo è deceduto nel pomeriggio.

A perdere la vita un dipendente Anm, Luca Romano di 48 anni, che lascia moglie e due figli. Sconcerto per l’estremo gesto dell’uomo tra i colleghi e gli amici, che lo stanno ricordando in queste ore con numerosi messaggi sui social.

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Anche il presidente della Commissione comunale trasporti e infrastrutture, Nino Simeone, ha voluto ricordare L. con un post su Facebook: “Amico mio… il più grande rimpianto resterà quello di non aver capito la tua fragilità. La famiglia degli autoferrotranvieri napoletani piange un altro suo figlio e proveremo a stare vicini alla tua famiglia“.

Il commovente messaggio di Marco Sansone a Luca Romano

È successo che Luca è morto.
Dicono si sia ucciso lanciandosi sotto un treno in corsa.
Così, lasciandoci tutti increduli a chiederci perché.
Quando nessun perché avrà mai senso.
Almeno per noi che lo conoscevamo e gli volevamo bene.
A Luca non potevi non voler bene.
Sempre con un sorriso semplice stampato sul volto.
Talmente semplice da sembrare addirittura superficiale.
La serenità fatta persona.
Più propenso ad ascoltare che a dire la sua.
Ed era solito rispondere sempre allo stesso modo: “Bravo, bravo”.
A volte pensavi perfino ti prendesse in giro.
Ma con semplicità, con leggerezza.
Ci eravamo conosciuti nel 1997, eravamo tra i più giovani assunti dall’ANM.
Avevamo 21 anni.
Stessi sogni, stesse speranze, stessa consapevolezza di appartenere ad un gruppo di pochi fortunati in un contesto sociale difficile.
E poi entrambi ci siamo sposati.
E poi entrambi siamo diventati genitori.
Ed essendo entrambi dello stesso quartiere, ci vedevamo spesso.
Al lavoro e per strada.
E Luca doveva offrirti sempre il caffè.
Non c’era verso.
Assieme siamo cresciuti, abbiamo giocato a pallone, abbiamo fatto le prime contestazioni all’azienda.
Io non lo so cosa ti sia passato per la testa stamattina amico mio.

Ce lo siamo domandati un po’ tutti.
Ci siamo sentiti anche colpevoli per non averlo capito.
Per non aver capito che, in fondo, ognuno di noi vive una propria battaglia.
Troppo spesso in silenzio.
Lo stesso con il quale hai deciso di lasciarci e di rendere questa orribile giornata indimenticabile per tutti quelli che ti conoscevano.
E nonostante la vita dovrà andare avanti per forza, oggi, almeno oggi, dobbiamo fermarci e riflettere.
Ora ne sono certo, non è per niente il mondo che ci aspettavamo di incontrare.
Non è per niente il mondo che volevamo costruire.
Non ti dimenticheremo mai Luca...”, scrive Marco Sansone di Usb Campania, che ha ricordato l’amico e collega con un lungo e commovente post sui social.
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