Poche persone e silenzio assordante, così è stato salutato Pasquale Vitiello, il 35enne di Terzigno che lunedì mattina ha prima ucciso la moglie, con un colpo di pistola alla testa, e si è poi suicidato poco dopo in un casolare. Alla cerimonia funebre erano presenti i familiari, gli amici e l’avvocato di Vitiello, oltre alle forze dell’ordine per scongiurare eventuali proteste o tafferugli.
Laconico il parroco nella sua omelia: “Parlare ormai è superfluo, si è già detto troppo, bisogna solo restare in silenzio e riflettere pregando che episodi simili non accadano più“.