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martedì, Aprile 16, 2024
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Droga dall’Olanda, sconti in appello per la banda di ‘Genny la Carogna’

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Traffico di droga dall’Olanda e dal Sud America, sconti di pena in appello per la banda di narcos guidati dall’ultrà del Napoli Gennaro De Tommaso, meglio noto come Genny la Carogna, salito alla ribalta delle cronache per la finale di coppa Italia tra Napoli e Fiorentina in cui perse la vita Ciro Esposito. De Tommaso da circa un anno è collaboratore di giustizia.  De Tommaso (condannato in primo grado a 18 anni) ha rimediato in Appello sette anni di reclusione. Sconto di pena considerevole per Vincenzo Gravina e suo genero Alessandro Caldiero. Il primo, condannato in primo grado a otto anni e otto mesi ha rimediato in appello, con esclusione delle aggravanti, a cinque anni e quattro mesi. Caldiero invece (che in primo grado aveva rimediato otto anni), in appello se la cava con cinque anni e un mese.

I membri del gruppo di ‘Genny la carogna’

Riduzione anche per Marco Contardo che in primo grado ha rimediato otto anni e otto mesi mentre stamane l’appello ha deciso per lui cinque anni e cinque mesi. Per quanto riguarda le altre condanne Pasquale D’Amore ha rimediato quattro anni e nove mesi;  Gennaro Cocozza condannato a quattro anni e nove mesi; il 32enne Salvatore Scialò (condannato in primo grado a 7 anni e 4 mesi) ha rimediato in appello quattro anni e nove mesi; Mariano Esposito condannato a nove anni; per Giovanni Orabona invece la condannato a 19 anni e 10 mesi; nove anni e due mesi per Francesco Liccardi mentre per Lucio Migliaccio nove anni. Inoltre Guido Sorge (condannato in primo grado a 8 anni e 8 mesi) in appello ha rimediato cinque anni e cinque mesi mentre Gaetano De Tommaso, 60 anni, zio di Genny la Carogna (condannato in primo grado a 18 anni) ha ottenuto dodici anni e quattro mesi. Francesco Guarino è stato invece condannato a quattro anni e cinque mesi mentre Mario Cossentino a quattro anni. Nel collegio difensivo gli avvocati Leopoldo Perone, Antonella Regine, Domenico Dello Iacono, Giovanni Abet e Giuseppe Ricciulli.

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Inchiesta giunta al culmine nel luglio 2017

L’inchiesta giunse al culmine nel luglio del 2017. Come ricostruito dalla Procura il gruppo aveva organizzato l’importazione e il trasporto in Italia su autoarticolati di ingenti quantitativi di marijuana e amnesia e gestiva i rapporti con i capi e gestori di numerose piazze di spaccio sul territorio napoletano e nazionale. Dopo la condanna di primo grado la scelta di collaborare con la giustizia da parte di Genny la Carogna.

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