Arriva il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto elezioni che consentirà di votare in due giorni (domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15) già dalla prossima tornata di elezioni amministrative. La data per il primo turno delle Comunali è stata individuata nel 25-26 maggio mentre l’election day con i referendum sarà nelle date dei ballottaggi, l’8 e 9 giugno.
Tra i comuni che dovrebbero andare al voto c’è anche Giugliano, al momento guidata dal commissario prefettizio dopo le dimissioni di 19 consiglieri comunali arrivate lo scorso 21 febbraio
Il voto nella terza città della Campania è però in forse visto l’arrivo della commissione d’accesso che potrebbe sciogliere il Comune per infiltrazioni della camorra sia prima del voto che subito dopo la tornata elettorale. La situazione rende incerta la posizione dei partiti e dei candidati. Le liste dovrebbero essere consegnate entro fine aprile, quindi tra poco più di 40 giorni, ma sia centrodestra che centrosinistra sono in alto mare per la scelta del candidato a sindaco. Pirozzi non convince il Pd, che potrebbe alla fine non concedere il simbolo all’ex sindaco uscente. Anche il M5S potrebbe non presentarsi come lista, visto la spaccatura creatasi a livello locale e l’ombra dello scioglimento. Nel centrodestra Fratelli d’italia spinge per avere la leadership nella candidatura, ma al momento non è stata trovata la quadra con gli alleati.
QUESTI I COMUNI IN PROVINCIA DI NAPOLI AL VOTO IN PRIMAVERA: Casavatore, Giugliano in Campania, Marigliano, Nola Poggiomarino e Volla
Intanto continua il lavoro della commissione d’accesso al Comune di Giugliano, insediatasi il 22 febbraio, per accertare eventuali condizionamenti della camorra nell’ente comunale. Dopo i permessi a costruire, i fari degli 007 (il primo dirigente del commissariato di Giugliano Marcello Castello, il viceprefetto Roberto Esposito e l’ingegnere Gerardo Caroppi del Provveditorato interregionale opere pubbliche di Napoli) si sono concentrati sul settore politiche sociali, in particolare sulle case famiglia ed i contributi alle associazioni, in particolare sui fondi di Città Metropolitana utilizzati per l’organizzazione di alcuni eventi.
Giugliano, dal voto a maggio allo scioglimento: tutte le ipotesi in campo